Ad un anno dalla scomparsa, avvenuta l’11 ottobre 2021, gli Amici della musica di Foligno ricordano Elio Pandolfi. È a lui, infatti, che sarà dedicato il prossimo appuntamento messo in cartellone dal sodalizio guidato dal presidente Giorgio Battisti. “Un omaggio dovuto – spiegano a questo proposito dall’Associazione folignate – a uno dei grandi protagonisti del teatro italiano, settanta anni di luminosa carriera segnata negli ultimi anni dall’incontro con il pianista folignate Marco Scolastra – direttore artistico degli Amici della musica”.
L’appuntamento è per domenica 9 ottobre, alle 17, all’auditorium San Domenico, con il concerto-ricordo “Servo del Signor Conte”. Un evento multimediale che, come racconta lo stesso Scolastra, sarà “a più voci, tra immagini, parole e musica, affidata dell’Ensemble Vivaldi dei celebri I Solisti Veneti”. Ad aprire l’opera sarà, però, lo stesso Pandolfi, protagonista di una video-intervista del 2005, dedicata all’amicizia ed all’incontro artistico con il regista Luchino Visconti. A seguire, lo storico del teatro Alessandro Tinterri presenterà al pubblico “L’impresario delle Smirme: Visconti rilegge Goldoni”, l’opera più amata da Pandolfi, in cui interpretava il soprano Carlucci. E “Servo del signor Conte” era proprio la sua frase d’entrata. L’omaggio si chiuderà, quindi, con il concerto dell’Ensemble Vivaldi “Musica a Venezia al tempo di Goldoni”, con brani di Albinoni, Vivaldi, Galuppi e Tartini.
Composta da Lucio Degani e Chiara Parrini ai violini, Carlo Teodoro al violoncello e Roberto Loreggian clavicembalo, l’Ensemble Vivaldi è una formazione cameristica formata dai più popolari membri de I Solisti Veneti, che dedica la sua attività prevalentemente al Barocco veneziano caratterizzandosi per il frequente inserimento nei progammi di opere e autori di epoche diverse. Fondati nel 1959 a Padova da Claudio Scimone, I Solisti Veneti hanno conquistato riconoscimenti internazionali dal Grammy Award di Los Angeles ai Grand Prix du disque dell’Académie Charles Cros di Parigi e dell’Académie du Disque Lyrique, fino all’originale Premio del Festivalbar e il Premio “Una vita nella musica” dell’Associazione Rubinstein, considerato in Italia il Nobel della musica. Hanno collaborato con i massimi cantanti e solisti della nostra epoca da Placido Domingo a Marilyn Horne, James Galway, Salvatore Accardo e Uto Ughi fra gli altri.