Il primo premio sezione Sisma 2022. È quello che lo studio folignate F&G Associati si è aggiudicato nell’ambito del Premio Internazionale Ischia di Architettura (Pida), la cui cerimonia di premiazione si è svolta nella tenuta di Piromallo in Forio d’Ischia lo scorso 8 ottobre. Un successo, quello portato a casa dallo studio dell’ingegner Luca Ferretti e dell’architetto Maria Luisa Guerrini, ottenuto, in particolare, per la realizzazione nel 2019 di un edificio proprio a Foligno, in via IV Novembre.
Si tratta, nel dettaglio, di un fabbricato costruito in un vuoto urbanistico originato dalla demolizione di un edificio a carattere artigianale e fortemente danneggiato dal terremoto del ’97, accanto ad un fabbricato destinato ad abitazione e ristrutturato, in occasione dello stesso sisma, dal medesimo studio. Studio che, al suo posto, ha realizzato un edificio di nuova costruzione, perfettamente inserito nel lotto e che, tra le altre cose, si mette in relazione con una zona particolare della città: quella stretta cioè tra la cinta muraria, la ferrovia, un’arteria viaria altamente trafficata e il sottopassaggio di viale Ancona.
Semplice e moderno è il linguaggio utilizzato dal progetto, capace, come spiegato dallo studio fregiatosi del primo premio, di colloquiare con eleganza su scala urbana, sia con gli edifici del centro storico sia con quelli della prima periferia, mantenendo, comunque, una propria identità ben definita e facilmente riconoscibile. E ancora, sono stati riproposti gli ingombri del vecchio edificio, con differenze, per linguaggio e forma, rispetto al progetto di quello che si trova accanto. Due edifici tra loro collegati attraverso una porzione di fabbricato più bassa, arretrata, che funge da nodo distributivo ed incastro funzionale tra i due volumi. Notevole, viene infine sottolineato, l’utilizzo del taglio delle finestre sul fronte principale e delle luci sul retro-prospetto.
“Per noi – commentano i progettisti – è stata l’occasione per trasformare un evento traumatico, come quello della demolizione di un edificio distrutto dal terremoto, nella realizzazionedi un’ottima architettura, capace di essere non solo bella ma anche funzionale e altamente resistente ai prossimi eventi sismici. L’edificio – concludono – è stato molto apprezzato per l’innovazione del linguaggio architettonico e per le soluzioni strutturali adottate”.