17.1 C
Foligno
giovedì, Ottobre 24, 2024
HomeAttualitàRiorganizzazione ambulatoriale, Zampolini: “Presa in carico del paziente efficace”

Riorganizzazione ambulatoriale, Zampolini: “Presa in carico del paziente efficace”

Pubblicato il 24 Novembre 2022 11:51 - Modificato il 5 Settembre 2023 10:27

Tienimi informato

Rimani sempre aggiornato sui fatti del giorno

Ultimi articoli

Un secondo contingente umbro nell’Emilia Romagna piegata dalle alluvioni

Alle 5.30 di mercoledì mattina la partenza di un nuovo gruppo di volontari per prestare soccorso alle popolazioni di Farneto di San Lazzaro in Savena. In 30 da diverse zone della regione per sgomberare gli immobili danneggiati dall’acqua e dal fango

Lorenzo Lucarelli nuovo presidente Felcos Umbria

Il sindaco di Narni riceve il testimone dal collega di Spello, Moreno Landrini: “Davanti a noi sfide cruciali per il futuro sostenibile delle nostre comunità e delle giovani generazioni”

Parte il progetto che rende inclusivi i siti museali del Parco del Subasio

Coinvolti i comuni di Assisi, Spello, Nocera Umbra e Valtopina. L’iniziativa prevede l’utilizzo di tecnologie avanzate e contenuti multimediali differenziati per un elevato grado di accessibilità anche a utenti con disabilità

“Il progressivo aumento delle prenotazioni da parte degli specialisti per il follow-up e l’impegno dei professionisti della piastra ambulatoriale ospedaliera per trovare posti disponibili da riservare agli approfondimenti diagnostici stanno consentendo un’effettiva ed efficace presa in carico dei pazienti”. Lo ha detto il direttore del “San Giovanni Battista”, il dottor Mauro Zampolini, in occasione della riunione operativa promossa nella sala Alesini del nosocomio folignate dalla Direzione strategica dell’Usl Umbria 2, dalla Direzione medica di presidio e dai vertici della società Punto Zero. Vertice che, in particolare, ha riguardato l’analisi dei primi risultati del programma di riorganizzazione delle attività della piastra ambulatoriale dell’ospedale. Programma, già in fase di avanzata attuazione, finalizzato a rendere più efficace ed efficiente la risposta assistenziale, abbattendo contestualmente i tempi di attesa.

I lavori sono stati aperti dallo stesso Zampolini, il quale, dicendosi soddisfatto per l’avvio del nuovo modello, ha ribadito “la necessità di superare definitivamente la condizione attuale di criticità rappresentata dalla liste di attesa”. Soddisfazione espressa quindi da Zampolini “per i primi significativi risultati che si stanno già vedendo”, fermo restando che “per mettere a regime il sistema e la nuova organizzazione occorreranno ancora alcune settimane”.

Di “buon lavoro di squadra sin qui svolto” e di “primi confortanti risultati sul livello di attuazione della nuova modalità al servizio delle persone” ha parlato pure l’ingegner Giancarlo Bizzarri, l’amministratore unico di Punto Zero che, lo ricordiamo, gestisce per il Servizio sanitario regionale l’organizzazione delle agende di prenotazione elaborandone i dati.

Il direttore sanitario dell’Usl Umbria 2, la dottoressa Simona Bianchi, ha dal canto suo ribadito “l’importanza di prendere in carico i pazienti fornendo delle risposte concrete relativamente alle visite necessarie e agli approfondimenti diagnostici”. E per centrare questo obiettivo, secondo Bianchi, occorre che gli esami vengano richiesti con appropriatezza, evitando di alimentare liste e tempi di attesa con prescrizioni improprie e prestazioni inutili.

E con la riunione operativa del “San Giovanni Battista”, i professionisti delle varie strutture dell’ospedale hanno pure avuto la possibilità di confrontarsi con gli addetti di Punto Zero rispetto all’ulteriore perfezionamento e all’ottimizzazione della funzionalità del nuovo sistema e del modello organizzativo di prenotazione e presa in carico.

In chiusura di lavori, il dottor Zampolini non ha mancato di evidenziare l’esigenza di “potenziare il rapporto ospedale-territorio, in particolare l’integrazione con in medici di medicina generale”. E proprio in questo senso, secondo lui, tornano utili strumenti come la telemedicina e la medicina digitale, “con diversi progetti aziendali già attivi e da mettere a sistema per essere integrati nelle attività sanitarie in modo diffuso”.

Articoli correlati