“Da gennaio ad oggi sono state accolte 63 donne, nello stesso periodo dello scorso anno erano state 54”. Sono i numeri forniti dalla referente del Centro antiviolenza del Comune di Foligno, Elisabetta Bistocchi, in occasione dell’iniziativa che palazzo Orfini Podestà ha organizzato il 25 novembre all’Auditorium San Domenico per celebrare la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Numeri, quelli snocciolati da Bistocchi, che certificano di fatto un aumento delle donne che sono state appunto accolte dalle operatrici del Centro non residenziale folignate gestito dall’associazione “Liberamente Donna”. “Sono dati – ha commentato in merito la stessa referente – che dimostrano quanto la conoscenza dei servizi che ci sono e la forza con cui sono radicati sul territorio spingano le donne a rivolgersi a noi. Non è aumentata la violenza – ha quindi aggiunto Bistocchi – ma le donne che decidono di bussare alla nostra porta”. E nel corso dell’incontro rivolto agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado cittadine, ma aperto comunque a tutta la cittadinanza, Bistocchi non ha mancato di spiegare in cosa consista l’attività del Centro di via dei Molini: “È un luogo in cui le donne accolgono altre donne – ha detto -, ma ce ne sono tante che non contattano i centri perché magari non li conoscono – ha quindi proseguito la referente di quello folignate nato nel 2020 -, perciò è importante fare una campagna di sensibilizzazione. Nel Centro la donna non si sente giudicata dalle operatrici qualificate – ha poi sottolineato – e non si sente lasciata sola, cosa importante perché ricordiamoci che la violenza genera grandissima solitudine”.
Ad intervenire al San Domenico anche Paola De Bonis, titolare dell’assessorato alla Scuola e pari opportunità che ha firmato l’iniziativa. Nel suo discorso De Bonis ha evidenziato come in Umbria ci sia una media di 23 donne al mese vittime di violenza, senza chiaramente considerare coloro che non denunciano. “Abbiate coraggio – ha detto l’assessore rivolgendosi ai giovani studenti -, siate protagonisti di una rivoluzione umana e fate in modo che nessuna donna debba più soffrire”.
Francesca Montagnoli, assistente sociale del Consultorio giovani di Foligno dell’Usl Umbria 2, ha dal canto suo posto l’accento sull’importanza della prevenzione. “È fondamentale iniziare dalla scuola materna – ha spiegato – fornendo agli insegnati i giusti strumenti per allenare i bambini a parlare delle proprie emozioni. È fondamentale che i piccoli sviluppino la capacità di ascoltarsi tra loro – ha proseguito Montagnoli – e che soprattutto imparino a gestire quelle emozioni primarie, come ad esempio la frustrazione o la rabbia, che sono alla base della violenza”.
Prima della lettura di alcuni brani da parte dell’attore Alessandro Preziosi, testimonial scelto dall’amministrazione per celebrare la Giornata, e del dibattito con gli studenti, il sindaco di Foligno, Stefano Zuccarini, ha bollato i dati di cui sopra come “impressionanti”: “Sono però solo la punta dell’iceberg di fenomeno ben più grande – ha quindi osservato -, anche per questo le amministrazioni hanno il dovere di sensibilizzare”.