24.9 C
Foligno
venerdì, Maggio 2, 2025
HomeAttualitàA Foligno un presepe speciale: la Natività dell'Alunno prende forma in centro

A Foligno un presepe speciale: la Natività dell’Alunno prende forma in centro

Pubblicato il 30 Novembre 2022 14:51 - Modificato il 5 Settembre 2023 10:26

Tienimi informato

Rimani sempre aggiornato sui fatti del giorno

Ultimi articoli

Castel Ritaldi, precipita velivolo leggero: un morto

L’incidente aereo nel pomeriggio di giovedì primo maggio in località Mercatello. L’aeromobile è finito all’interno di un capannone industriale: a bordo anche un’altra persona, che è riuscita ad abbandonare il mezzo prima dell’impatto

Manovra fiscale, in consiglio comunale solo la maggioranza: “È la sinistra delle tasse”

La seduta straordinaria e aperta di Foligno ha visto l'assenza preannunciata dell'opposizione, rimasta in piazza per protesta. Da parte delle associazioni di categoria pochi gli interventi rispetto agli inviti

Foligno, in arrivo i contatori idrici intelligenti

Gli “smart meter” consentiranno la lettura a distanza e in tempo reale dei consumi e la rilevazione immediata di anomali e perdite. La sostituzione sarà gratuita ed effettuata da operatori di ditte esterne muniti di tesserino di riconoscimento

Una sorpresa alla città. Così è stato definito lo speciale presepe a cura di Confcommercio che verrà allestito nel centro storico di Foligno. Ai piedi del grande albero di Natale di largo Carducci verrà riprodotta la Natività raffigurata da Nicolò di Liberatore, detto l’Alunno, nel polittico di Donna Brigida, con Agostino e santi. Una meravigliosa pala d’altare che si trova all’interno della chiesa di San Niccolò e che, grazie all’associazione di categoria, “prenderà vita” dal 7 dicembre all’8 gennaio, in occasione degli allestimenti realizzati per le festività natalizie. “Si tratta di una cosa che al mondo non esiste, ossia un presepe che riproduce una pittura che si trova dentro una chiesa della città – commenta il presidente di Confcommercio Foligno, Aldo Amoni -. Siamo sicuri che l’installazione attirerà 20mila persone. Sarà un presepe a grandezza naturale con delle statue e verrà transennato sotto l’albero illuminato”. Luca Radi, componente del direttivo di Confcommercio, ha sottolineato come l’opera dell’Alunno “fu portata in Francia ad inizio Ottocento, per poi essere restituita 5 anni più tardi, mancante della predella. Sarebbe bello riportarla a Foligno per una mostra o avere una foto in alta definizione”. Il “regalo” di Confcommercio alla città è stato salutato con favore dall’amministrazione comunale. “Facciamo uscire la bellezza dalle mura delle nostre chiese” ha commentato il sindaco, Stefano Zuccarini. “Grazie ad Aldo Amoni – ha detto l’assessore Michela Giuliani – che ha trasformato in realtà i miei sogni”. Anche la “vera” natività di Nicolò di Liberatore, ospitata dalla chiesa di San Niccolò, sarà visitabile nel periodo natalizio grazie alle visite organizzate per l’occasione in collaborazione con l’Agtu (Associazione guide turistiche Umbria).

LA PALA D’ALTARE – Il presepe che verrà collocato a Largo Carducci è tratto dal polittico dell’artista Nicolò di Liberatore, detto l’Alunno (Foligno, 1430 circa – Foligno, 1502) che oggi si trova nella chiesa di San Nicolò. L’Alunno è stato uno dei tre artisti del Rinascimento umbro, insieme al Perugino e al Pinturicchio, ad essere ricordato ne “Le Vite” del Vasari. Alla voce inerente al Pinturicchio, a proposito di Nicolò Alunno si legge: “Faceva alle sue figure teste ritratte dal naturale e che parevano vive”. Il polittico di Donna Brigida, con Agostino e santi è datato 1492. Alta 3,3 metri e larga quasi 3, la pala d’altare venne commissionata all’Alunno nel 1479 dalla vedova di Michele di Niccolò Picche, un mercante di Foligno. La vedova Brigida la destinò alla cappella di san Nicola nella locale chiesa eremitana di san Niccolò. La committente morì nel 1482 per cui nel 1485 gli eredi stipularono un nuovo contratto in cui si stabiliva che il pittore doveva consegnare l’opera entro due anni. In realtà la pala fu terminata solo nel 1492. L’opera fu trasferita dai francesi a Parigi nel 1812 e restituita nel 1817 priva della predella (tre formelle in legno), che ancora oggi è conservata al Louvre.

Articoli correlati