Tutti e dieci i rioni della Quintana di Foligno hanno designato il nuovo priore ed il nuovo consiglio per il prossimo mandato. Dopo le elezioni del 13 novembre scorso mancava solo il Giotti: da piazza Faloci Pulignani si aspettavano infatti notizie ufficiali circa l’insediamento del direttivo. Notizie che sono arrivate nelle scorse ore quando il rione ha reso appunto noti i nomi del priore e dei consiglieri ai quali sono state affidate le specifiche cariche. Nel dettaglio, alla guida della contrada biancazzurra è stato confermato Alfredo Doni. A supportarlo in qualità di vice priore, tesoriere e segretario saranno rispettivamente Maurizio Ottaviani, Mattia Quintini e Piero Ciancaleoni. E poi ancora, a ricevere la delega alla scuderia è stato Tomas Luzi, alla taverna Alessandro Meniconi e alla commissione artistica Matilde Doni. Daniele Ciri, Giovanni Properzi e Tommaso Pinna si occuperanno invece di museo rionale/comunicazione, merchandising e patrimonio. Per gli eventi collaterali il nome è infine quello di Matteo Pinna. Nella squadra di consiglieri ci sono poi Paolo Maracchia, Gabriele Bini, Federico Falfari e Nicola Picchiarelli. I consiglieri aggiunti rispondo invece ai nomi di Luigi Consonni, Irene Marchionni, Aurora Carilli, Federico Zaffuto e Nicola Baldoni. Inoltre, sono state individuate due aree al cui sviluppo lavoreranno altrettanti gruppi di rionali. In particolare, Giovanni Properzi, Maurizio Ottaviani e Luigi Consonni si occuperanno di famiglie e giovani. Mentre l’impegno di Daniele Ciri, Piero Ciancaleoni, Paolo Maracchia, Gabriele Bini e Giovanni Properzi sarà focalizzato sul marketing.
“Dopo quattro anni di lavoro all’unisono culminati con il più bello dei trionfi – scrive il Giotti in una nota – il cammino non poteva che riprendere con i sorrisi di sempre e con entusiasmo ancora più grande”. Ed è questo il clima in cui, fanno sapere sempre da piazza Faloci Pulignani, si è insediato in nuovo consiglio, “con la voglia di puntare, tutti insieme, verso obiettivi ancor più esaltanti”. “Avanti tutta – aggiungono dal rione -, la storia più bella è quella ancora da raccontare e scrivere”.