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Sanità, prosegue il botta e risposta a Foligno. Barbetti (Pd): “Chiediamo chiarezza”

Pubblicato il 22 Gennaio 2023 12:43 - Modificato il 5 Settembre 2023 10:16

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“Tutte le volte che si denuncia un problema, una carenza, un disservizio, la replica dell’amministrazione comunale è che si fa polemica strumentale e inutile. Sempre lo stesso ritornello, come un disco rotto”. A parlare è la consigliera comunale folignate in quota Pd, Rita Barbetti, che torna sulla “vicenda sanità”, all’indomani dell’intervento del segretario della Lega Foligno, Mauro Malaridotto. La questione è ben nota: la nascita del Terzo polo sanitario, con l’integrazione degli ospedali di Foligno e Spoleto, rispetto alla quale – come emerso negli scorsi giorni – l’opposizione folignate ha chiesto la convocazione di un consiglio comunale aperto.

Tornando sul tema, l’esponente democratica “cita i fatti”. A cominciare dalla tanto discussa Casa di comunità. “A Foligno – ricorda – non se ne era prevista una, forse perché non l’aveva reclamata nessuno. Dopo la denuncia delle opposizioni – prosegue – è stata inserita, fuori dal Pnrr, in una ipotetica futura palazzina da costruire”. Rita Barbetti richiama anche le dichiarazioni del dg dell’Usl Umbria 2, Massimo De Fino, che – dichiara – “in un dibattito pubblico, ha detto espressamente che Foligno in fondo aveva già molti servizi che potevano essere simili a quelli di una Casa di comunità”. Per la consigliera di opposizione, quindi, “le rassicurazioni, che la maggioranza dice di aver avuto dalla Regione, lasciano il tempo che trovano”.

Ma Barbetti va oltre, facendo il punto anche sulla situazione del “San Giovanni Battista”. “Gli operatori sanitari – denuncia – hanno l’obbligo, pena sanzioni, di non parlare delle condizioni del loro lavoro, ma chi vuole documentarsi può farlo sicuramente”. Il riferimento è, in particolare, a due aspetti: “i grandi disagi per gli operatori sanitari, dagli Oss ai pochi primari – dice Rita Barbetti -, oberati di lavoro, in numero insufficiente a fronteggiare le situazioni, con assunzioni promesse e mai effettuate e stabilizzazioni non sempre avvenute”; l’atra questione riguarda, invece, i pazienti “bisognosi di esami diagnostici urgenti, che – prosegue – si sentono ripetere che le liste sono chiuse, oppure ci sono posti dopo mesi e spesso anche in sedi lontane”. Ed è a queste due categorie che l’esponente “dem” si appella: “Chi mente in questa triste vicenda della sanità folignate ed umbra – dichiara al riguardo – lo possono dire solo loro”.

Per Rita Barbetti occorre, dunque, “fare chiarezza sui progetti che lo riguardano e che riguardano quindi tutti gli abitanti di Foligno e del comprensorio”. “Grande inoltre è la preoccupazione – conclude – per l’assalto che si fa di continuo alla sanità pubblica e per il disavanzo di ben 200 milioni che la Regione Umbria ha registrato”.

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