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Variante sud, il Comitato ancora sul piede di guerra: “Negato l’accesso agli atti”

Pubblicato il 17 Marzo 2023 15:13 - Modificato il 5 Settembre 2023 10:07

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Dopo commissioni consiliari, consigli comunali aperti, sedute della Consulta della mobilità sostenibile ed assemblee pubbliche, a Foligno il tema della Variante sud è tutt’altro che esaurito. E non lo è soprattutto per il Comitato che rinnova ancora il suo “no” all’infrastruttura viaria che, per come sembra verrebbe costruita, “massacrerebbe intere frazioni, distruggendone il paesaggio e colpendo sensibilmente residenti ed aziende”. Un dissenso, quello appunto del Comitato, manifestato ormai da tempo e ribadito nella conferenza tenutasi a Cave nella mattinata di venerdì. Ad introdurla, uno dei rappresentanti del sodalizio. “Siamo qui perché è successa una cosa molto grave che riguarda personalmente il sottoscritto e il Comitato tutto – ha detto Luigi Casini -. A seguito della riunione della Consulta per la mobilità sostenibile, per l’ambiente e la sicurezza stradale di Foligno del 10 gennaio scorso – ha spiegato – abbiamo richiesto l’accesso agli atti al Comune per avere contezza delle modifiche al progetto di cui si era appunto discusso durante la seduta. Dopo oltre quaranta giorni dalla richiesta – racconta però Casini – è arrivata la risposta da parte dell’ingegnere e dirigente comunale Castellani con la quale ci venivano di fatto negati i documenti, perché contenenti segreti commerciali ed industriali”. Per Casini, un “attentato alla democrazia”. Lo stesso Casini che giudica ancor più grave il fatto che “come spiegato da lei stessa durante l’ultimo consiglio comunale, anche il consigliere del Pd Rita Barbetti abbia richiesto senza successo l’accesso agli atti per ottenere i documenti sulla Variante sud”. “Non solo non li ha avuti – ha proseguito Casini – ma non ha avuto nemmeno una risposta di diniego alla richiesta di accesso agli atti, quando lei, in quanto appunto consigliere comunale, ce li deve avere per diritto entro cinque giorni”. La domanda del portavoce del Comitato, dunque, è “cosa deve fare un cittadino per sapere che fine farà il proprio territorio?”. Casini ha dunque richiesto “un confronto pubblico, opportuno e fondamentale, che però ad oggi ancora non c’è stato”. Parlando, in sostanza, di “gravissima mancanza di partecipazione da parte delle istituzioni”, Casini ha ribadito come i cittadini siano “fortemente preoccupati rispetto alla costruzione di un’opera invasiva per il territorio, il cui progetto presenta grosse criticità sociali, economiche ed ambientali”. E a non essere andate giù al portavoce, sono state anche le recenti dichiarazioni dell’assessore regionale ai Trasporti, Enrico Melasecche, “il quale – sottolinea Casini – ha parlato del Comitato come di una minoranza”. “Questo non lo accetto – ha proseguito – perché le nostre idee sono condivise da molte altre realtà del territorio e non siamo certo noi a frenare quest’opera, che al contrario vorremmo se realizzata però in maniera adeguata”. In ultima analisi, il Comitato, che intanto sta portando avanti raccolte firme e preparando altri incontri, ha ribadito il concetto che “non si può procedere alla realizzazione di un’infrastruttura di questo genere solo perché ci sono dei soldi da spendere”.

Presenti alla conferenza anche i consiglieri comunali David Fantauzzi del M5s e Luciano Pizzoni di Patto X Foligno. Il pentastellato ha dal canto suo annunciato come i gruppi di minoranza di palazzo Orfini Podestà stiano predisponendo una mozione da portare all’approvazione della massima assise cittadina al fine di istituzionalizzare un processo partecipativo: “Nella nostra idea – ha spiegato Fantauzzi – la Consulta per la mobilità sostenibile, allargata a comitati ed associazioni di categoria, calendarizzerebbe degli incontri di confronto ed approfondimento con chi rappresenta i cittadini. Se il consiglio approverà questa mozione – ha aggiunto l’esponente del M5s – avremo formalizzato un percorso partecipato a garanzia di tutti, altrimenti – ha concluso – sarà la certificazione che questo processo partecipativo non si vuole”.

Luciano Pizzoni, rendendo giustizia al “grande lavoro del Comitato”, ha posto invece l’accento sulla mozione già depositata con cui si richiede “uno studio specifico dei flussi di traffico in zona ponte San Magno e in relazione al polo scolastico”. “Quelli correlati alla Variante sud – ha quindi proseguito Pizzoni – non sono problemi soltanto dei cittadini e commercianti che verranno lambiti dall’opera, quanto piuttosto problemi di sostenibilità del territorio”. Da qui, l’idea lanciata dall’esponente di Patto X Foligno di “organizzare una biciclettata aperta alla cittadinanza attraverso cui far comprendere a tutti, anche quindi a chi non abita nelle frazioni interessate, in cosa realmente consisterà questa infrastruttura”.

E di Variante sud se ne parlerà pure nella prossima seduta della Consulta per la mobilità sostenibile di Foligno: tra gli altri punti all’ordine del giorno, infatti, l’approfondimento del progetto di fattibilità e la possibilità di istituire proprio un gruppo di lavoro con professionisti ed istituzioni.

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