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Revoca Cda Vus, la Procura della Corte dei conti chiede 40mila euro ai sindaci

Pubblicato il 20 Aprile 2023 07:48 - Modificato il 5 Settembre 2023 10:02

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Quarantamila euro di risarcimento. È la richiesta fatta dalla Procura della Corte dei conti nei confronti di sette sindaci e un vicesindaco in merito allo “spoil system” relativo all’ex Cda di Vus. Una scelta, quella di revocare i vertici dell’azienda partecipata dai 22 Comuni della Valle Umbra sud, effettuata nell’estate del 2019. Quando, all’indomani della tornata elettorale di qualche settimana prima, alcuni sindaci dei Comuni soci dell’azienda multiutility, avevano dato il via libera alla rimozione dell’allora Consiglio di amministrazione utilizzando il metodo dello “spoil system”. Vertici Vus che, dopo essere stati silurati, avevano avviato un’azione in sede civile per chiedere i danni, quantificati in 40mila euro. Ora, la Procura della magistratura contabile chiede che quella cifra venga risarcita proprio da chi votò a favore di quella scelta. La vicenda è stata discussa mercoledì mattina di fronte alla Sezione giurisdizionale della Corte dei conti. La richiesta di condanna interessa il sindaco di Foligno Stefano Zuccarini e altri primi cittadini. Si tratta di Manuel Petruccioli (Giano dell’Umbria), Luigi Titta (Montefalco), Elisa Sabbatini (Castel Ritaldi), Enrico Valentini (Gualdo Cattaneo), Attilio Gubbiotti (Sellano) e Giovanni Bontempi di Nocera Umbra. Con loro, anche l’allora vicesindaco nocerino, Giuliano Boccanera. La Procura contabile avrebbe definito Stefano Zuccarini il “dominus della questione”. A lui viene chiesta la metà del risarcimento, ovvero 20.000 euro. Agli altri invece 2.800 euro a testa. L’intera cifra dovrebbe essere restituita a Vus, che nel frattempo ha provveduto, a sua volta, a risarcire il vecchio Cda. La vicenda portò a numerose polemiche, tra cui anche la richiesta, da parte dell’allora sindaco di Spoleto Umberto de Augustinis, di un parere da parte della Presidenza del Consiglio dei ministri. Per la Procura della Corte dei conti, il rischio è che dalla vicenda Valle Umbra Servizi, possa crearsi un “pericoloso precedente”. I legali dei sindaci coinvolti – riportano quest’oggi i quotidiani – contestano il fatto che, ad esprimersi sulla vicenda, non dovrebbe essere la Corte dei conti. Così come non si tratterebbe di danno erariale, bensì di una eventuale diminuzione del patrimonio Vus. La sentenza è prevista per le prossime settimane.

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