Numerose chiamate a qualsiasi ora del giorno, oltre a presentarsi sul luogo di lavoro attendendo fino l’orario di chiusura per poterle parlare. Ma l’uomo si presentava anche sotto l’abitazione dell’ex, minacciando di scavalcare la recinzione pur di parlarle. È lo stalking portato avanti da un 34enne nei confronti di una donna, che l’ha portata a denunciarlo lo scorso mese di aprile. Diversi episodi di molestia che, in un caso, le hanno causato un malore per il quale è servito l’intervento del personale sanitario. A raccogliere la denuncia e a svolgere le indagini sono stati i carabinieri della Stazione di Foligno, che hanno eseguito, nei confronti dell’uomo, il provvedimento del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla vittima. Dopo la denuncia dello scorso mese, le indagini hanno ricostruito il comportamento dell’uomo. I due si erano conosciuti attraverso i social network e avevano avuto una relazione sentimentale, poi finita. Ma il 34enne non si era rassegnato alla fine della storia e ha iniziato a mettere in atto una serie di comportamenti ossessivi, spinti dalla gelosia e dalla possessività, con la persistente mania di controllare ogni aspetto della vita della donna.
Molti i testimoni (familiari, amici, colleghi di lavoro) che hanno assistito agli episodi molesti e che hanno permesso di ricostruire l’intera vicenda in cui la vittima, costretta a subire ripetute persecuzioni nel tempo, si è trovata in uno stato di soggezione con disagio psichico e senso di timore per la propria incolumità.
A seguito del provvedimento emesso da parte del gip di Spoleto, all’uomo è impedito di avvicinarsi all’abitazione, ai luoghi di lavoro e a quelli abitualmente frequentati dalla donna, gli è stato inoltre vietato di comunicare con qualsiasi mezzo, obbligandolo a tenersi a una distanza non inferiore ai 250 metri dalla ex.
“I carabinieri colgono l’occasione, con questa vicenda – spiegano dal Comando provinciale – per lanciare un appello a tutte le persone vittime di atti persecutori, affinché non abbiano nessuna remora a denunciare immediatamente gli episodi subiti e segnalare, anche attraverso i numeri di emergenza, le condotte che possono mettere in pericolo l’incolumità propria e degli altri”.