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Incidente al Campo de li giochi, Gubbini resta stabile

Pubblicato il 3 Luglio 2023 09:21

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Sono stabili le condizioni di Massimo Gubbini, l’Animoso del Rione Giotti rimasto vittima di un incidente a cavallo durante le prove che si stavano svolgendo nella serata di sabato primo luglio al Campo de li giochi di Foligno. Il cavaliere folignate si trova ancora ricoverato nella struttura complessa di Rianimazione dell’ospedale di Foligno, diretta dal dottor Giammichele Nicoletta, e sta eseguendo tutte le valutazioni specialistiche del caso. Nell’incidente il quarantenne ha riportato un trauma facciale importante, per il quale – così come emerso nella giornata di domenica – dovrebbe essere presto sottoposto ad intervento chirurgico all’ospedale di Perugia, dove dovrebbe quindi essere trasferito. Per Gubbini, però, anche un grave trauma toracico, con problemi ad un polmone che però sarebbero stati risolti, almeno secondo quanto riferito al momento dell’intervento da parte dei sanitari. L’Animoso non sarebbe comunque in pericolo di vita anche se la situazione è delicata. 

Tragica fine, invece, per la cavalla, morta sul colpo. Disposta per oggi (lunedì 3 luglio) l’autopsia. Al momento, infatti, non sono chiare le cause del decesso dell’animale: impossibile – fanno sapere dall’Usl Umbria 2 – stabilire con certezza se la cavalla sia morta per la brutta caduta o per un altro problema (aritmia maligna, infarto miocardico, rottura grandi vasi). Eseguiti, inoltre, tutti i prelievi antidoping. La cavalla, di proprietà del Rione Pugilli, era stata prestata a Massimo Gubbini per testarla in vista della Giostra di Servigliano.

Intanto, su quanto accaduto sabato sera al Campo de li giochi ad intervenire è stato anche il sindaco di Foligno. In una nota Stefano Zuccarini ha spiegato di aver “seguito sin da subito, molto da vicino, la vicenda”, sincerandosi “delle condizioni di salute” del cavaliere folignate. “Conosco personalmente Massimo, le sue grandi doti umane e le sue impareggiabili capacità tecniche – ha aggiunto -: sono sicuro che uscirà pienamente vittorioso anche da questa sfida, con la grinta e la determinazione che lo contraddistinguono”. Il primo cittadino ha quindi espresso “un pensiero di profonda commozione per la morte della cavalla Ginger Beer”. “Anche in queste tristi circostanze – ha sottolineato – la grande famiglia quintanara ha mostrato encomiabile spirito di fratellanza e solidarietà, ne sono davvero orgoglioso. Chi conosce la Quintana, sa che la tutela e la sicurezza dei cavalieri e dei cavalli sono la priorità e l’elemento centrale della manifestazione stessa: esempio e punto di riferimento a livello internazionale. Ora – ha concluso – siamo tutti accanto a Massimo, alla sua famiglia, ai suo cari, unendo la nostra forza alla sua, in attesa di riabbacciarlo prima possibile”.

Nelle ultime ore, però, a far sentire la propria voce è stata anche l’Organizzazione internazionale protezione animali, chiedendo “l’abolizione di ogni torneo, giostra, quintana che faccia gareggiare cavalli”. “Si trovino modi alternativi per le rievocazioni – dichiarano dall’Oipa presieduta da Massimo Comparotto – e che siano rispettosi degli animali, ora tutelati anche dall’articolo 9 della Costituzione”. 

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