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Foligno commemora i suoi defunti e condanna la guerra: “L’odio genera odio”

Pubblicato il 2 Novembre 2023 12:59

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“Qui, in questo luogo in cui tutto sembra finire, apriamo lo sguardo al futuro e al cielo: questo darà senso alla nostra vita e alla nostra morte”. È uno dei passaggi dell’omelia di monsignor Domenico Sorrentino in occasione della commemorazione dei defunti, che si è tenuta nella mattinata di giovedì 2 novembre al cimitero comunale di Santa Maria in Campis, a Foligno. Alla presenza delle autorità civili e militari e a tanti cittadini, il presule ha rivolto il proprio pensiero a tutti i defunti, con un’attenzione particolare, a quelli che “non hanno scelto di morire con una morte violenta”, quella seminata nei tanti Paesi del mondo che oggi stanno facendo i conti con la guerra. A cominciare dal Medio Oriente, in queste settimane teatro di scontro tra Israele e Palestina che sta provocando morte e distruzione, per poi passare al conflitto tra Russia e Ucraina e fino ad arrivare a tutti quegli altri Paesi in guerra, spesso dimenticati. “Il nostro saluto di pace – ha detto il vescovo Domenico – giunga fino a loro. Preghiamo per loro perché il Signore dia a tutti un cuore tenero, capace di costruire intorno solidarietà, giustizia e pace”. Da monsignor Sorrentino un invito alla riflessione, a non assuefarsi a quello che sta accadendo. Un appello ad “aprire il cuore” a chi ci è vicino e a chi ci è lontano, all’amico e al nemico. “Il Papa – ha detto – è venuto ad Assisi per firmare un grande documento, l’enciclica ‘Fratelli tutti’, e qui a Foligno ho voluto erigere un centro che lo ricordasse, perché siamo davvero fratelli tutti e non dobbiamo dimenticarcene”. Il vescovo ha quindi condannato la guerra, perché – ha sottolineato – “genera altra guerra, così come l’odio genera altro odio”. “Vedo qui tante divise – ha quindi concluso – e sono convinto che sotto di esse ci siano sempre cuori e uomini di pace, perché anche quello che si fa con la forza deve essere a difesa della pace, per la sua costruzione. E sono sicuro che ne siate tutti convinti come me. Mie care autorità civili e militari prendiamo coscienza di tutto questo intorno all’altare del Signore”. Ad anticipare la messa in ricordo di tutti i defunti, officiata da monsignor Sorrentino, era stata, qualche minuto prima, la deposizione di una corona d’alloro al riquadro militare, alla presenza del picchetto d’onore del Centro di selezione e reclutamento dell’Esercito e delle associazioni d’arma e combattentistiche, a cui hanno reso omaggio il sindaco Stefano Zuccarini e il generale di brigata Giorgio Guariglia. Nel corso della giornata deposte corone d’alloro anche negli altri cimiteri del territorio comunale in prossimità di monumenti e lapidi ai caduti nelle frazioni e al sacrario di Cancelli.

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