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Caso di meningite a Bevagna, scattano i controlli per prevenirne la diffusione

L’episodio ha interessato una persona impiegata in un bar della città delle Gaite. Già avviata per i contatti stretti la profilassi antibiotica, che la Usl Umbria 2 raccomanda anche a chi ha frequentato il locale nell’ultima settimana

Pubblicato il 13 Marzo 2024 18:14 - Modificato il 14 Marzo 2024 17:31

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Registrato un caso di meningite a Bevagna. A darne notizia l’Usl Umbria 2, dopo la notifica di un episodio di sepsi batterica che ha interessato una persona impiegata in un bar della città delle Gaite. Notifica arrivata nella giornata di mercoledì 13 marzo, a seguito della quale il servizio di Igiene e sanità pubblica si è immediatamente attivato per prevenire la diffusione della malattia: in primis individuando i contatti stretti del malato per i quali è già stata avviata la profilassi antibiotica, e successivamente invitando coloro che tra martedì 5 e lunedì 11 marzo hanno frequentato il locale.

“Dalle informazioni raccolte – si legge, infatti, in una nota diramata dall’azienda sanitaria locale – è emerso che la persona lavora presso il Tropical Bar in corso Matteotti”. Non essendo possibile “escludere che contatti stretti siano avvenuti anche nel locale”, l’appello dell’uso Umbria 2 è a chi ha frequentato il bar a “rivolgersi immediatamente al proprio medico di medicina generale, al servizio di continuità assistenziale (ex guardia medica) o alle aggregazioni funzionali territoriali per sottoporsi alla profilassi antibiotica”.

Il meningococco, spiegano sempre dall’azienda sanitaria locale, è “un germe labile e non sopravvive che pochi minuti lontano dal corpo umano; non “viaggia” nell’aria ma si trasmette in via diretta da persona a persona con le goccioline di saliva o le secrezioni respiratorie (tosse, baci) o attraverso l’uso di stoviglie in comune”.

Secondo quanto reso noto, inoltre, l’incubazione della malattia è solitamente di 3 o 4 giorni ma può arrivare fino a 10. I sintomi a cui prestare attenzione sono la febbre, la presenza di macchioline sulla pelle, stato generale compromesso e la cefalea. Infine, non è raccomandata la chiusura degli ambienti frequentati dal malato né la disinfezione e non ci sono rischi per chi è stato vicino a contatti stretti della persona malata.

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