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La prima Giornata nazionale del Rispetto dedicata a Willy Monteiro

Celebrata a Roma, nella Sala della Regina di Montecitorio, l'iniziativa è stata istituita dall'associazione umbra “Nel nome del Rispetto”. Toccante il messaggio della mamma di Willy: “Costruire la pace attraverso il rispetto dell'altro”

Pubblicato il 22 Gennaio 2025 12:39

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“Willy si è fermato a 21 anni, perchè quel giorno terribile è stato travolto da odio e violenza. In quel momento non c’è stato nessun rispetto per la sua vita, ma io non provo odio o desiderio di vendetta, spero che la catena del male si interrompa. Per questo voglio dire ai ragazzi che il rispetto è alla base della pace, proviamo a costruire la pace intorno a noi e soprattutto ragazzi non vi scoraggiate, pensate che il rispetto è mettersi nei panni dell’altro e capire che ha i tuoi stessi sentimenti”. Le parole di Lucia Monteiro Duarte, mamma di Willy, il ragazzo brutalmente ucciso a Colleferro di Roma, nel 2020, mentre tentava di difendere un amico aggredito, sono state tra i momenti più toccanti della prima Giornata nazionale del Rispetto, nata in Umbria, grazie al lavoro dell’associazione ”Nel nome del Rispetto” e celebrata il 20 gennaio, giorno del compleanno di Willy, con una emozionante cerimonia di esordio a Roma, alla Sala della Regina di Montecitorio, presenti studenti e docenti da tutta Italia (molte le scolaresche umbre). Parole di sostegno e condivisione sono arrivate anche dai messaggi del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, dal ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara e dal sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro, che ha portato anche i saluti del ministro della Giustizia Carlo Nordio e della presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Intorno alla Giornata del Rispetto, divenuta legge dello Stato lo scorso anno nel contesto delle normative su bullismo e cyberbullismo, si sono catalizzate quelle energie positive della società civile e del mondo della scuola che hanno trovato negli studenti presenti, di ogni ordine e grado, i volti più rappresentativi e nelle note della giovane orchestra dell’associazione ”Nel Nome del Rispetto”, proveniente dal liceo musicale “Casaldi” di Barletta, la loro colonna sonora. Non a caso i giovani musicisti, diretti dalla professoressa Mirella Sasso, hanno eseguito in apertura l’inno di Mameli e in chiusura l’inno dell’associazione. Alla cerimonia romana, coordinata dal giornalista Luca Ginetto, sono intervenuti, oltre alla dottoressa Maria Cristina Zenobi e alla professoressa Cristina Virili, rispettivamente presidente e vicepresidente dell’associazione “Nel nome del Rispetto”, l’onorevole Paolo Trancassini, questore generale della Camera dei Deputati, il sottosegretario al ministero dell’Interno Emanuele Prisco, la professoressa Valeria Alessandrini, consigliera del ministro dell’Istruzione Valditara, il magistrato Antonio Sangermano, capo dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità, il dottor Nicola Petruzzelli, direttore del carcere minorile di Bari, il prefetto di Perugia Armando Gradone, la pluripremiata campionessa di atletica e vicepresidente della Fidal Manuela Levorato. Ma i ragazzi confluiti a Roma sono solo una piccola parte degli oltre 10mila studenti di ogni ordine e grado che ogni anno l’associazione, nata come si diceva in Umbria ma da anni operante su tutto il territorio nazionale con il supporto di 26 “ambasciatrici”, coinvolge nei progetti formativi legati al tema del rispetto e declinati in molteplici forme, dalla musica alle discipline umanistiche. “Questa Giornata del Rispetto, finalmente realtà – è stato detto – non è una delle tante iniziative nate sul tema ma in qualche modo è la Giornata delle Giornate, perchè il rispetto è alla base di ogni comportamento umano, declinabile praticamente in ogni contesto. E ci tengo a ribadire che il rispetto non è, come spesso lo si definisce, un sentimento, che come tale si potrebbe provare o non provare, ma è fatto di diritti e doveri imprescindibili, che ci fanno davvero capire cosa sia la libertà in un contesto relazionale. Questa prima Giornata del Rispetto è stata davvero meravigliosa, emozionante. Devo dire che l’entusiastica adesione dei ragazzi e degli insegnanti continua a darci grande forza”.

E sono state molte le scuole umbre arrivate a Montecitorio per la Giornata del Rispetto: l’Istituto “Simone Fidati” di Cascia, la direzione didattica “Aldo Moro” di Terni, l’Istituto comprensivo “Foligno 2”, la primaria “Le Corone” di Spoleto, la direzione Terzo Circolo di Foligno, il liceo scientifico “Marconi” di Foligno, l’Istituto tecnico-economico-tecnologico “G. Spagna” di Spoleto, l’Istituto comprensivo Assisi 1, l’Istituto Tecnico-Tecnologico “A.Volta” di Perugia. Presenti anche la Secondaria I° Grado “Pelacani” e l’I.C. “Levi Montalcini” di Noceto (Parma), il Liceo “Regina Margherita” di Torino, il Classico Scienze Umane e Musicali “Casardi” di Barletta, il Liceo “Don Gnocchi” di Maddaloni (Caserta), la Primaria di Cipressa I.C. “Riva Ligure-San Lorenzo a Mare” (Imperia), il classico “Colasanti” e l’Istituto “Alighieri” di Civita Castellana (Viterbo), l’I.C. “Casalinuovo” di Catanzaro e l’Istituto penale per minorenni “Fornelli” di Bari. Tra i numerosi riconoscimenti assegnati nel corso della Giornata anche quelli a Francesca Gosti per il lavoro svolto nelle carceri umbre, alle professoresse Anna Maria Lalli e Ivana Cuccorese, ambasciatrici dell’associazione, all’attore Walter Romagnoli per aver prestato la sua voce a “Gatto Rispetto”, mascotte dell’associazione e alla Side Academy, che ha realizzato un cortometraggio dedicato a Willy Monteiro.

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