Hanno atteso l’orario di chiusura, quando cioè le due commesse avevano iniziato a togliere dalle vetrine e dagli espositori i gioielli per riporli in cassaforte, e poi sono entrati in azione. I tre uomini hanno fatto irruzione nella gioielleria, che si trova all’interno del centro commerciale Piazza Umbra di Trevi, con il volto coperto da maschere ed imbracciando dei fucili che avevano occultato all’interno di alcune buste di plastica.

Attimi di paura, dunque, quelli vissuti nella serata di martedì 11 marzo, intorno alle 20.20. Quello, infatti, l’orario scelto dai rapinatori per mettere a segno il colpo. Ai tre malviventi sono bastati poco meno di due minuti, come testimoniano le immagini del sistema di videosorveglianza, per introdursi all’interno del negozio, minacciare le commesse e farsi consegnare i preziosi. Una delle due, al momento della rapina, si trovava nel retro del negozio, l’altra invece nella parte aperta al pubblico. E proprio a quest’ultima uno dei due malviventi avrebbe chiesto le chiavi per aprire i cassetti nei quali erano custoditi i gioielli, minacciandola al contempo affinché non facesse scattare l’allarme. La donna, però, sotto choc non sarebbe riuscita a fare nulla di quanto chiesto dal rapinatore, che così avrebbe deciso di utilizzare un piede di porco frantumando le vetrine e impossessandosi dei preziosi, che avrebbero poi portato via avvolgendoli in dei lenzuoli. Uno dei malviventi avrebbe addirittura intimato a un passante, che aveva notato gli strani movimenti all’interno della gioielleria, ad allontanarsi prima che le potesse capitare qualcosa di brutto. Un quarto uomo, invece, li attendeva all’esterno con una vettura di colore bianco.

Come detto, il tutto è durato meno di due minuti e si è concluso prima che il negozio venisse raggiunto dagli addetti alla sicurezza. Ancora da quantificare il bottino, anche se da una prima stima si parlerebbe di alcune centinaia di migliaia di euro. Sul caso indagano i carabinieri.
Intanto nella mattinata di mercoledì a raggiungere il centro commerciale è stato anche il sindaco di Trevi. “Siamo venuti a portare la nostra vicinanza all’attività commerciale perché é un fatto che coinvolge l’intera comunità” ha dichiarato Ferdinando Gemma, che ha poi aggiunto: “Il giorno prima avevamo organizzato un controllo sul territorio interforze, ma é chiaro che qui si tratta di un colpo organizzato e pianificato da tempo. Come amministrazione siamo molto attenti alla questione sicurezza e, per la prima volta, abbiamo organizzato dei controlli straordinari polizia-carabinieri”.