Investire sull’aumento di personale per valorizzare un punto strategico della sanità umbra. Questo il tema centrale affrontato dalla presidente Proietti nella sua visita alle strutture del “San Giovanni Battista” di Foligno. Nel pomeriggio di giovedì, in vista della redazione del Piano socio-sanitario regionale, previsto per la seconda metà del 2025, la governatrice con delega alla sanità ha svolto un sopralluogo nell’ospedale folignate, dove si è confrontata con il personale sanitario e con i rappresentanti delle associazioni che operano al suo interno. Accompagnata dalla direttrice della Sanità e Welfare della Regione Umbria Daniela Donetti, Proietti è stata accolta dal sindaco Stefano Zuccarini e dal direttore generale di Usl Umbria 2 Piero Carsili, che sarà sostituito da Roberto Noto, incontrando poi gli operatori della struttura e recandosi personalmente in alcuni reparti. Durante la visita la presidente ha anche avuto modo di esporre come l’ospedale della città della Quintana sia un’eccellenza da valorizzare e come questo sia fondamentale per lo svolgimento e l’attuazione di alcuni punti del piano sanitario regionale, come la necessità impellente di accrescere l’organico dei dipendenti. “L’ospedale di Foligno – ha commentato Proietti – ha una bellissima struttura, a cui per anni molte aziende hanno guardato come esempio da seguire. Il piano che stiamo redigendo punta a creare una rete in cui ogni ospedale abbia il proprio ruolo. Tra i punti di arrivo che prevediamo c’è anche quello dell’assunzione di personale attraverso nuovi concorsi. Però per fare in modo che i professionisti ci scelgano e che questi non siano inutili, bisogna prima dimostrare di essere degni di fiducia con progetti all’altezza. Ovviamente servono delle risorse da impiegare, ma l’implementazione di personale è la prima cosa che chiedo”.
Il “San Giovanni Battista” è a tutti gli effetti un punto strategico fondamentale per la sanità regionale, avendo un bacino d’utenza di oltre 160mila abitanti, che serve con una dotazione di 342 posti letto ordinari, di cui dieci dedicati alla terapia intensiva, quattro unità di terapia intensiva cardiologica, sei unità di terapia neurovascolare e quattordici di terapia subintensiva, oltre agli altri tredici posti letto per gli interventi chirurgici in giornata e ai trentadue per il ricovero diurno. Nel 2024 sono stati 13mila 799 i ricoveri ordinari, 2mila 742 tra i ricoveri diurni e quelli per interventi chirurgici in giornata e 52mila 713 gli accessi in pronto soccorso, a cui sono corrisposti 8mila 213 ricoveri. Tale importanza strategica all’ospedale, infatti, è data dalla presenza di moltissime strutture al suo interno, dal Pronto soccorso e Medicina d’Urgenza fino alla Neurologia, passando, per fare qualche esempio, anche per quelle di Medicina Interna, Cardiologia-Utic Emodinamica, Chirurgia Generale, Anestesia e Rianimazione, Pneumologia, Psichiatria e Pediatria.
Al momento l’ospedale sta subendo anche degli interventi strutturali per il suo efficientamento, tra cui i lavori di adeguamento antisismico per la messa in sicurezza della struttura, oltre a quelli di ampliamento della terapia intensiva da dieci a tredici posti letto.