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Stefano Gambacurta è cittadino onorario di Foligno: “Giornata densa di emozioni”

Venerdì mattina la cerimonia nella sala consiliare di palazzo Orfini Podestà alla presenza delle autorità civili, militari e religiose. Parlando della città, il prefetto ha dato anche qualche numero: “Nel primo quadrimestre 2025, reati in calo del 25%”

Pubblicato il 27 Giugno 2025 17:57 - Modificato il 8 Luglio 2025 12:37

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“Con infinita gratitudine alla mia città, che mi ha dato i natali e alla quale devo tutto. Semper fidelis”. È la dedica che da oggi, venerdì 27 giugno, è possibile leggere sul libro d’onore del Comune di Foligno, accompagnata dalla firma del suo autore, Stefano Gambacurta: il prefetto nato all’ombra del Torrino che, proprio da oggi, è entrato a far parte dell’elenco dei cittadini onorari di Foligno, “per aver reso onore e prestigio alla città di Foligno – come riportato nelle motivazioni lette dal presidente del consigli comunale, Giuseppe Galligari -, con il suo alto senso civico ed encomiabile impegno professionale al servizio dello Stato e delle forze dell’ordine”. 

Un riconoscimento che Stefano Gambacurta ha accolto con un’emozione che è stata palpabile per tutta la durata della cerimonia che si è tenuta nella sala consiliare di palazzo Orfini Podestà. “Per me è una giornata particolare e densa di emozioni” ha dichiarato con commozione quando ha preso la parola davanti alle istituzioni civili, militari e religiose e anche ad amici di vecchia data, “con cui sono cresciuto – ha detto – con cui ho frequentato il liceo e anche l’università”. “Tra i sentimenti provati in questo momento – ha proseguito – ce ne è sicuramente uno di gratitudine per il sindaco, gli assessori e i consiglieri comunali: mi ha fatto piacere che questo riconoscimento sia arrivato all’unanimità, a prescindere da ideologie e posizioni politiche, riconoscendoci tutti in alcuni valori”. 

Parlando della sua carriera prefettizia, iniziata a Terni il 3 aprile 1989 e che lo ha visto arrivare oggi ai più alti vertici nazionali come vicedirettore generale della pubblica sicurezza per l’attività di coordinamento e pianificazione, Gambacurta ha detto: “Non credo di aver avuto meriti particolari, rispetto anche ad altri colleghi, ma mi sono trovato al posto giusto nel momento giusto. La fortuna nella vita gioca un grande ruolo e forse il mio solo merito è stato di andare alla stazione, quella mattina del 3 aprile 1989, e pagare il biglietto che mi avrebbe portato a Terni”. “Mi chiedo se mi sia meritato questo riconoscimento, se ho fatto abbastanza, perché Foligno negli anni ha dato importanti personalità in tanti campi della vita: uno su tutti il generale Leonardo Tricarico” ha quindi sottolineato, prima di dire di sentire su di sé una grande responsabilità nei confronti del Paese. 

La pergamena consegnata al prefetto Gambacurta (foto Vissani)

“Da folignate – ha aggiunto – lasciatemi dire quanto siano fondamentali i presidi di legalità delle nostre città e l’importanza di lavorare in sinergia con gli altri comandi”. Un riferimento a quanto dichiarato, prima di lui, dal questore di Perugia, Dario Sallustio, che citando la legge 121/81 aveva ricordato la smilitarizzazione della polizia di Stato e la contestuale creazione dell’amministrazione di pubblica sicurezza e di coordinamento delle forze di polizia. “La collaborazione non è una cosa scontata, è frutto di un duro lavoro quotidiano e Foligno è un bell’esempio della cultura di questo coordinamento, un tesoro che va valorizzato” ha quindi sottolineato con riferimento, in questo caso, al ruolo svolto dal locale commissariato diretto dal vice questore Adriano Felici. 

Snocciolando qualche numero, il prefetto Gambacurta ha, quindi, dichiarato come a Foligno nel primo quadrimestre 2025 si sia registrato un calo dei reati del 26% rispetto all’anno precedente. E a proposito dell’esigenza, manifestata anche dall’Umbria, di avere a disposizione più poliziotti, ha spiegato come nell’ultimo anno alla provincia di Perugia siano state assegnate 50 unità anche se nessuna di queste è arrivata a Foligno. “Non è un segno di disattenzione nei confronti di questa città – ci ha tenuto a precisare – che sappiamo avere bisogno di una costante rigenerazione”. Ripercorrendo quanto fatto dalla “sua” generazione, Stefano Gambacurta ha rivolto un pensiero all’ex dirigente del commissariato folignate Bruno Antonini: “Ha rinunciato alla promozione che gli sarebbe spettata per rimanete in questa città, manifestando un senso di appartena e di dovere nei confronti di Foligno. La sua non è stata una scelta banale e la sua soddisfazione è stata quella di essere un servitore della sua città”. 

La cerimonia di conferimento della cittadinanza onoraria è quindi entrata nel vivo con le firme, nell’apposito registro curato da Giampiero Bianchini – così come anche il libro d’onore del Comune di Foligno – da parte del presidente Galligari e del sindaco Zuccarini. E proprio il primo cittadino ha voluto ricordare, nella mattinata di venerdì, il suo legame personale con Gambacurta. “Siamo cresciuti insieme e oggi ci ritroviamo qui per un’occasione che nessuno dei due si sarebbe mai aspettato. Stefano Gambacurta è un personaggio che ha dato tanto alla Nazione e lustro a Foligno come servitore dello Stato. Alle sue qualità professionali, però, si affiancano anche qualità umane che ne fanno la differenza”. 

A salutare con soddisfazione la decisione di concedere all’unanimità la cittadinanza onoraria anche il questore Sallustio, “segno – ha detto – di una volontà acclarata e condivisa”. “Seppur appartenga all’amministrazione prefettizia – ha aggiunto – lo considero uno di noi, perché quello che ha dato alla pubblica sicurezza è stato un contributo fondamentale” ha quindi concluso, sottolineando la condivisione di valori comuni. “E credo che, proprio in virtù di tutto questo, possiamo considerare questo riconoscimento anche un po’ nostro”. Ossia, dell’amministrazione di pubblica sicurezza, a cui lo stesso Gambacurta si è detto orgoglioso di appartenere in qualche modo. 

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