“Grazie Foligno, grazie al pubblico, agli artisti, agli operatori, ai tecnici e a chi ha reso possibile questa meravigliosa avventura. Ci vediamo al prossimo Paiper, sempre con lo stesso spirito: libero, rivoluzionario, inclusivo, creativo e profondamente umano”. Così gli organizzatori del Paiper Festival salutano il pubblico di appassionati e curiosi che da giovedì 26 a domenica 29 giugno si sono lasciati trasportare dalla musica, dalla moda e dall’arte degli anni ’60 e ’70, che hanno imperversato nelle principali piazze del centro storico folignate.
Il Paiper Festival ha chiuso la sua nona edizione “confermandosi – dicono dall’organizzazione – non solo come una grande rassegna musicale e artistica, ma come un vero progetto di comunità: un luogo dove la memoria si trasforma in futuro, la festa diventa un linguaggio condiviso e universale, e la cultura esce dagli spazi accademici per vivere nelle strade, nei sorrisi, nei costumi che raccontano storie, nei vinili che risvegliano ricordi e nelle parole che sanno trasformare la musica in un’emozione collettiva. Le mostre, le sfilate, le performance artistiche, la valorizzazione delle tradizioni e il dialogo continuo con il pubblico hanno reso questa edizione un vero laboratorio culturale a cielo aperto, capace di accendere la città e generare riflessioni profonde, oltre che intrattenimento”.
Tanti i momenti significativi che hanno scandito i quattro giorni del festival. Su tutti la presentazione e la realizzazione del primo concorso musicale “Gabriele Angeli”, ideato e promosso da Gianni Angeli, preside di Punto Form con l’obiettivo di dare voce ai giovani, farli salire su un palco importante e consentirgli di confrontarsi con la musica come mezzo di espressione personale e collettiva. Grazie a questa iniziativa, il Paiper ha così voluto sottolineare con forza che il futuro della musica e dell’arte passa proprio attraverso i giovani, le loro idee fresche, la loro voglia di raccontarsi e di sorprendere.
Ma la kermesse del patron Carlo Delicati ha voluto dare spazio anche al tessuto commerciale e creativo locale, portando in passerella collezioni uniche appartenenti a boutique storiche ma anche a giovani realtà della moda. Il tutto sotto la direzione artistica di Francesca Magrini. Attenzione, poi, al sociale grazie alla collaborazione con l’Aism e il segretario provinciale Alessandro Marsili, per sensibilizzare la comunità sulla sclerosi multipla. E poi tanta, tantissima musica sui quattro palchi allestiti in piazza della Repubblica, piazza San Domenico, piazza Matteotti e piazza Don Minzoni. Tra gli artisti che si sono esibiti Moà, Roberto Giglioni, gli Oscuri Figuri, Sauro Alessi e Bandiera Gialla, oltre naturalmente a tutti i Dj della Paiper Family.