Dalle parole ai fatti. Dopo averlo annunciato lo scorso mese di giugno, l’assessore regionale all’Ambiente, Thomas De Luca, è pronto a dare seguito al percorso di partecipazione in vista del rinnovo delle concessioni per i prelievi idrici dalle sorgenti del fiume Topino. La prima consultazione pubblica messa in calendario è per il pomeriggio di giovedì 24 luglio, alle 17.30, all’auditorium comunale “Cottoni” di Nocera Umbra, in via delle Scuole. È lì che l’assessore ha deciso di dare appuntamento ai cittadini, ma anche alle amministrazioni comunali interessate dalla vicenda, alle istituzioni coinvolte, ai gestori, all’Auri e alle associazioni.
Emblematico il titolo scelto per l’incontro: “Il futuro del fiume Topino”. Nel corso dell’incontro, infatti, si andrà a discutere – secondo quanto emerge dalla convocazione – di quella che dovrà essere una “gestione sostenibile dell’acqua” ma anche “riduzione progressiva dei prelievi, pur garantendo – viene sottolineato – il fabbisogno idropotabile della popolazione”. Detto in parole semplici, gli obiettivi perseguiti vanno da “un uso equilibrato a favore dei territori” ad “un accesso equo e responsabile alla risorsa idrica” e fino ad arrivare alla “promozione di interventi strutturali per una maggiore efficienza e autosufficienza”.
In quest’ottica, l’incontro in programma per il pomeriggio di giovedì 24 luglio al “Cottoni” di Nocera Umbra, è stato apostrofato dall’assessore De Luca come “un passo indispensabile”. “La necessità di dare risposte concrete, equilibrate e lungimiranti – ha dichiarato alla vigilia della consultazione – non può prescindere dalla fase di partecipazione pubblica con i territori. La gestione di una risorsa vitale come l’acqua è un tema cruciale per la salute delle persone e per la sopravvivenza degli ecosistemi – ha concluso -, specialmente in un’epoca caratterizzata da eventi climatici estremi e crescente pressione sulle risorse naturali”.
L’incontro di giovedì a Nocera, come detto, si inserisce nel percorso avviato dalla giunta Proietti per l’aggiornamento dell’iter di rinnovo delle concessioni per i prelievi dal Topino. Un iter che, nelle dichiarazioni dell’Ente di palazzo Donini, non può prescindere dalla tutela dell’ambiente e dell’alveo del fiume Topino, “che in particolare negli anni siccitosi ha risentito di periodi di carenza d’acqua”.