Che l’obiettivo finale sarebbe stato quello di una copertura h24, l’allora assessore regionale alla Salute, Luca Coletto, lo aveva dichiarato sin da subito. Già dal 27 febbraio dello scorso anno, quando all’aeroporto “Franceschi” di Foligno era stato presentato il servizio di elisoccorso dell’Umbria, che sarebbe poi partito ufficialmente il primo marzo, anche se inizialmente con un’attività esclusivamente diurna. E ora, a distanza di un anno e cinque mesi, dall’appuntamento in via Cagliari quel momento è arrivato. Da giovedì 24 luglio, infatti, Nibbio può solcare i cieli dell’Umbria anche in notturna, “rappresentando – sottolineano dall’azienda ospedaliera di Perugia – un importante passo avanti nella copertura sanitaria regionale e un elemento strategico fondamentale per la tutela della salute pubblica”. L’impiego di Nibbio nelle ore notturne, infatti, consentirà l’intervento tempestivo anche nelle aree più interne, quelle cioè più difficilmente raggiungibili dai mezzi di soccorso tradizionali, dando così un ulteriore impulso all’azione di soccorso in situazioni di emergenza-urgenza quali potrebbero essere importanti traumi, eventi cardiovascolari o anche neurologici acuti.

Per rendere possibile una copertura 24 ore su 24, Nibbio è stato dotato di un potente faro sul pattino anteriore, capace di garantire anche di notte operazioni sicure, mentre per piloti e tecnici sono previsti visori notturni Nvg. Parallelamente, la piazzola di atterraggio dell’ospedale di Perugia è stata approvata dall’Enac per l’utilizzo notturno, così come l’elisuperficie della base Hems dell’aeroporto di Foligno. Per quanto riguarda Terni, invece, ultimati i lavori nella piazzola dell’ospedale: in attesa dell’autorizzazione ufficiale, il servizio di elisoccorso farà riferimento all’elisuperficie di Maratta. Tutto questo mentre l’équipe sanitaria, insieme ai piloti e ai tecnici del Soccorso alpino e speleologico dell’Umbria (Sasu) è stata adeguatamente formata per le operazioni notturne. Formazione mirata anche per i sanitari della centrale operativa del 118, così da consentirgli di gestire al meglio tutte le fasi del trasporto in emergenza. La copertura h24 prevede la suddivisione in due turni: dalle 8 alle 20 e dalle 20 alle 8. “Una delle principali innovazioni – sottolineano sempre dall’azienda ospedaliera perugina – è la possibilità di atterrare di notte in qualsiasi luogo senza necessità di supporto delle squadre a terra, caratteristica distintiva che pone il servizio umbro tra i pochi del centro Italia dotati di tale capacità operativa”.
“L’attivazione del volo notturno – ha commentato Emanuele Ciotti, commissario straordinario dell’Azienda Ospedaliera di Perugia – rappresenta un traguardo fondamentale per la sanità umbra e un servizio essenziale per garantire un’assistenza in emergenza h24 alle persone”. Per Ciotti si tratta di un risultato reso possibile “grazie all’investimento su ulteriori risorse professionali provenienti dalle quattro aziende sanitarie e al livello di addestramento eccezionale altamente specializzato: piloti, sanitari e tecnici del Sasu che hanno dimostrato ancora una volta di essere una squadra di assoluta eccellenza. La forza di questo team è il valore aggiunto che ci permette di offrire un servizio di elisoccorso all’avanguardia, garantendo ai cittadini umbri – ha concluso – la massima sicurezza e professionalità in ogni intervento, sia diurno che notturno”.