Dopo il sindaco di Spoleto, Andrea Sisti, ad entrare nel dibattito sulla questione sanitaria sollevata negli scorsi dal primo cittadino folignate, Stefano Zuccarini, è anche il Movimento 5 stelle. Lo ha fatto con una nota che porta la firma congiunta dei gruppi pentastellati delle due città coinvolte nella vicenda e con la quale si invita il sindaco Zuccarini “a dormire sonni tranquilli” perché, dicono, “finalmente nessuno sarà lasciato indietro”.
Il riferimento è alla “profonda preoccupazione” manifestata dal primo cittadino folignate a pochi giorni di distanza dall’incontro spoletino tra la presidente della Regione Umbria, Stefania Proietti, con i capigruppo e i membri della quarta commissione consiliare spoletina. Incontro nel corso del quale la governatrice umbra aveva parlato di un superamento del Terzo polo con l’adozione del nuovo Piano sociosanitario regionale a cui sta lavorando l’Ente di palazzo Donini.
“L’unione del Terzo polo dell’ospedale di Foligno e Spoleto non è un capriccio della precedente giunta ma una precisa necessità legislativa che deriva dall’adempimento del decreto ministeriale 70 che prevede un bacino di utenza di 150.000 persone minimo per un ospedale” aveva dichiarato a questo proposito il sindaco Zuccarini, intervenendo nell’ultima seduta della massima assise cittadina e chiedendo ai consiglieri folignati “di valutare un consiglio comunale aperto” sul tema con tanto di invito alla presidente Proietti “per chiarire cosa si intende fare del Terzo polo ospedaliero”.
“Lo invitiamo a stare tranquillo – hanno commentato al riguardo da Foligno e Spoleto i rappresentanti del Movimento 5 Stelle -: ogni ospedale, nel nuovo Piano sociosanitario regionale, avrà la propria dignità, a prescindere dal territorio, senza distinzioni tra cittadini di serie A e di serie B”. “Il sindaco di Foligno è abituato a intendere la democrazia come partitocrazia, in cui i servizi diventano un premio per chi vince ed è allineato con il vincitore” hanno così sottolineato, con un esplicito riferimento alla gestione della vicenda Vus. “Forse è per questo – hanno aggiunto – che ha preso le parole della presidente Stefania Proietti per l’ospedale di Spoleto come una minaccia per la città che amministra e il proprio nosocomio”.
Nessuna preoccupazione, invece, tra le fila dei pentastellati. “Accogliamo con favore il metodo di ascolto e programmazione della presidente Proietti – hanno così concluso -, come già avviato a Spoleto per meglio ragionare il ruolo del San Matteo degli infermi nell’intera rete ospedaliera, senza imporre chiusure e spostamenti di reparti a colpi di delibera, come invece eravamo abituati”.