È stata una grande festa quella che ha scandito la prima delle tre giornate che i 472 giovani pellegrini provenienti da tutto il mondo, accolti dalla diocesi di Foligno, hanno vissuto in Umbria, nella tappa che anticipa il loro arrivo a Roma, dove sabato 2 e domenica 3 agosto prenderanno parte al Giubileo dei Giovani con papa Leone XIV.
Una giornata che ha preso le mosse già dalla mattina presto, quando ragazzi e ragazze hanno lasciato i loro alloggi per dare inizio ad un’esperienza che li ha portati a vivere appieno le bellezze del territorio che li ospitava. Divisi in gruppi si sono messi in cammino, per visitare luoghi come Sassovivo e Rasiglia, Spello e Valtopina, in una mattinata che li ha visti protagonisti di trekking ed escursioni, prima di raggiungere Foligno e proseguire il loro tour alla scoperta dei musei cittadini.
In centinaia, dunque, hanno affollato le vie e le piazze del centro storico. Poi, l’appuntamento alle 18 in cattedrale, dove si sono ritrovati insieme agli oltre cento giovani pellegrini ospitati nella diocesi sorella di Assisi: oltre 600 ragazzi che arrivati in largo Carducci hanno potuto ammirare il quadro floreale realizzato dagli infioratori di Sigillo e Cannara.

Varcate le porte di San Feliciano, la vista è stata delle più belle ed emozionanti: un mare di giovani arrivati da Paesi come la Francia, l’Ungheria, la Polonia; lingue diverse che si mescolavano in un brusio che si è placato solo quando è iniziata la santa messa officiata dal vescovo di Foligno e Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino, monsignor Domenico Sorrentino, che li ha accolti in un grande abbraccio insieme a tutto il clero, mentre nell’area si diffondevano le note della prima canzone, accompagnate dalle voci del coro composto da giovani e adulti.
Alla presenza delle istituzioni civili e militari – presente la presidente della Regione Umbria, Stefania Proietti, il presidente della Provincia di Perugia, Massimiliano Presciutti, i sindaci di Foligno e Assisi, Stefano Zuccarini e Valter Stoppini, gli assessori folignati Marco Cesaro, Alessandra Leoni ed Elisabetta Ugolinelli, la presidente della Fondazione Carifol, Monica Sassi, e il presidente dell’Ente Giostra, Domenico Metelli -, i fedeli si sono raccolti in preghiera. Una cattedrale gremita di ragazzi e ragazze, molti dei quali seduti anche a terra o rimasti in piedi, tutti in ascolto del vescovo. A loro monsignor Sorrentino ha parlato in inglese, in un’omelia che gli ha ricordato come “Gesù ha a cuore la felicità di ciascuno di noi” e come la “gioia vera è Gesù”. “Siate felici come vi vuole Gesù” ha detto loro il pastore prima di impartire la benedizione che ha chiuso la celebrazione eucaristica.

Poi il mare di giovani si è riversato lungo corso Cavour, passando ai piedi dell’installazione dedicata al Giubileo, realizzata a Porta Romana dal Carnevale di Sant’Eraclio, per raggiungere il “Campo de li Giochi”, dove si è conclusa la serata organizzata dall’Ente Giostra e da I primi d’Italia. Lì i pellegrini hanno potuto ammirare estasiati le coreografie del gruppo di sbandieratori e musici “Città di Foligno” e della rappresentanza di sbandieratori e tamburini del Calendimaggio, ai quali hanno tributato lunghi applausi. Quindi, la magia della Giostra, che hanno potuto assaporare assistendo alle prove della Quintana, con i cavalieri che, in sella ai loro destrieri e con in mano la lancia, hanno dato prova delle loro abilità al cospetto del dio Marte.
Una giornata densa di emozioni, dunque, resa possibile dall’importante lavoro di squadra messo in piedi dalla Diocesi di Foligno, attraverso la Pastorale giovanile, con l’importante contributo delle istituzioni e di tanti volontari che hanno affiancato i pellegrini in ogni momento della giornata. La tappa umbra è proseguita nella giornata di sabato con la visita ad Assisi, mentre per domenica è previsto un ultimo atto a Santa Maria degli Angeli. Un’ultima giornata di festa, prima di salutare il Cuore verde d’Italia diretti a Roma, dove si concluderà l’esperienza del Giubileo dei Giovani, in piazza San Pietro, accolti da un altro grande abbraccio, quello che gli riserverà il prossimo fine settimana il Santo Padre.