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Foligno, i saldi estivi non decollano

Ad un mese dall’inizio delle vendite scontate il quadro tracciato dai commercianti non è roseo. A pesare per i negozianti del centro storico è soprattutto l’avvio precoce dei saldi ma c’è anche chi punta il dito contro la concorrenza dell’online

Pubblicato il 15 Agosto 2025 10:53

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Anche per quest’estate i saldi non sono decollati. Dopo l’insuccesso di quelli invernali, a poco più di un mese dall’inizio delle vendite scontate, i commercianti del centro di Foligno tracciano un quadro che non è dei più rosei. Iniziati il 5 luglio scorso, i saldi andranno avanti fino al 2 settembre prossimo: calendario alla mano, dunque, siamo più o meno a metà del cammino intrapreso anche quest’estate dai negozianti.

Com’è andata, dunque, fino ad ora? “La prima settimana di saldi è andata molto bene – racconta Andrea Donati di Guido Uomo -, mentre dopo i primi di luglio la situazione si è allineata con quella degli scorsi anni, con i ritmi che sono calati molto. Ci aspettavamo meglio, ma il problema non sono i saldi in sé per sé, quanto la loro pianificazione: basterebbe farli iniziare più tardi, utilizzando, per esempio, il periodo che va dalla fine di luglio agli ultimi giorni di settembre. Nel 2020, anno del Covid, erano stati spostati ai primi d’agosto, il che ci aveva permesso di lavorare molto bene per tutto il periodo”.

Il picco di inizio luglio, però, non è arrivato per tutti, come spiegato da Simone Adriani di Jackie’O. “Dall’inizio ad ora abbiamo avuto sempre flussi bassi, in linea con gli altri anni. Per me sarebbe già un grande passo restringere la finestra temporale dei saldi da due mesi a uno; con l’attuale sistema è difficile far funzionare le cose”. Le opinioni dei commercianti si concentrano prevalentemente sulla struttura stessa del periodo di sconti, che sembra non essere in grado di soddisfare le reali necessità tanto dei venditori quanto degli acquirenti.

“Fino ad ora sono andati male – commenta Nicola Bellillo di B&B Fashion Store -: la formula che c’è oggi è troppo lunga, macchinosa e noiosa. Il saldo deve essere un’offerta ristretta nel tempo, un’occasione. Si inizia troppo presto: fa caldo fino al mese di ottobre e, quindi, gli sconti dovrebbero iniziare dalla settimana successiva a Ferragosto. In questo modo sarebbe possibile anche offrire prodotti al 50-70% di saldo, per il semplice fatto che in questo modo i commercianti potrebbero vendere ad un prezzo maggiormente conveniente ciò che nel periodo precedente non sono riusciti a vendere a prezzo pieno. Abbiamo avuto un picco solo i primi due o tre giorni, per poi tornare ad un periodo generalmente piatto che va avanti tutt’ora”.

A pesare, però, sarebbero anche gli acquisti online, come sottolineato da Fabio Morelli di Best Store. “Si gioca una partita che è già difficile in principio – ha dichiarato -, a causa del mercato online che negli ultimi tempi è diventato massacrante: moltissime persone acquistano su internet invece che andare in negozio. È necessario che il mercato si ‘pulisca’ un po’: c’è troppo prodotto e ci sono troppe attività che vendono la stessa tipologia di merce e questo porta la categoria a fare una lotta al ribasso che non giova a nessuno, se non alla grande distribuzione, che con margini più alti può permettersi maggiori scontistiche e, di conseguenza, uccide la nostra competitività. Quest’anno abbiamo lavorato leggermente di più soltanto quando si sono abbassate un po’ le temperature, con le persone che sono uscite più volentieri in centro, mentre nel resto del periodo c’è stato davvero poco movimento. A mio parere basterebbe slittare un po’ il periodo dei saldi e farlo coincidere con il fine stagione, da metà agosto a metà settembre”.

Nonostante il risultato generale non sia sentusiasmante, c’è però anche chi è riuscito a raccogliere risultati positivi. “Posso dire che per me il periodo di saldi è stato alquanto positivo – ha detto Fauzio Moroncini di Ominide -. Purtroppo i problemi legati alle tempistiche degli sconti e al degrado del centro storico non hanno portato benefici, ma da inizio luglio ad ora c’è stato un movimento omogeneo che ha visto le vendite andare bene”.

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