Sono quattro le chiese che mancano all’appello, dopodiché la ricostruzione post sisma 2016 legata agli edifici di culto di Foligno inseriti nell’ordinanza 132 del 2022, potrà dirsi conclusa. Quattro chiese per le quali, è notizia di oggi (martedì 9 settembre), il commissario straordinario per la ricostruzione, Guido Castelli, ha trasferito 260mila euro, pari al 20% dell’importo programmato per gli interventi – che ammonta complessivamente ad un milione e 300mila euro – e con i quali si darà il via ai cantieri.
Entrando nel dettaglio del piano di interventi, di cui soggetto attuatore è la Diocesi guidata da monsignor Domenico Sorrentino, 170mila euro andranno a finanziare gli ultimi lavori relativi alla cattedrale, quelli cioè che riguardano il campanile e la cappella “Jacobilli”, come per altro era già stato anticipato in occasione della pre-riapertura di San Feliciano avvenuta esattamente un anno fa. Sessantamila euro, invece, verranno impiegati per dare il via ai lavori nella chiesa di San Pietro a Sant’Eraclio. Le altre due chiese coinvolte sono, invece, quella di Santa Maria Assunta a Serrone e quella di Sant’Andrea a Casale. In entrambi i casi la cifra trasferita al momento ammonta a 15mila euro, destinati al recupero dei campanili dei due edifici di culto che si trovano nella montagna folignate.
“Gli interventi per le chiese di Foligno – ha commentato al riguardo il commissario Guido Castelli – rappresentano un tassello fondamentale del percorso di rinascita dopo il sisma”. Per il commissario Castelli, quella in atto non è la mera ricostruzione di edifici ma la restituzione alla comunità di “luoghi di identità, memoria e fede che hanno un valore sociale e culturale insostituibile”. “La tutela e la valorizzazione di questo patrimonio – ha dichiarato a questo proposito – sono parte integrante della ricostruzione, perché rigenerare i territori significa anche ridare vita alle radici storiche e spirituali che li tengono uniti. Ringrazio il presidente della Regione, Stefania Proietti, il vescovo Domenico Sorrentino, l’Ufficio ricostruzione Umbria e il sindaco Stefano Zuccarini – ha quindi concluso Castelli – per la loro collaborazione”.
Come detto, le cifre stanziate al momento sono pari al 20% dell’importo totale, rappresentando di fatto il primo tassello verso la chiusura dell’imponente opera di ricostruzione che si è resa necessaria all’indomani delle scosse di nove anni fa.