Un gazebo in largo Carducci per sostenere gli interventi umanitari a favore delle donne, degli uomini e dei bambini di Gaza. È quello allestito nella mattinata di giovedì 2 ottobre dalla Cisl dell’Area sindacale territoriale Foligno-Spoleto, guidata da Bruno Mancinelli, che ha così aderito alla campagna lanciata a livello nazionale dalla segretaria generale Daniela Fumarola. Un modo, per il sindacato, di puntare l’attenzione su quanto sta succedendo ma soprattutto sull’importanza di agire con atti concreti, che devono trovare consenso e sostegno da parte della popolazione.
“Con questa iniziativa – ha commentato lo stesso Mancinelli – abbiamo voluto sensibilizzare la cittadinanza di Foligno. Lo abbiamo fatto distribuendo dei volantini in cui è presente un Qr Code che dà la possibilità di a chi lo vorrà di contribuire alla nostra campagna che punta a raccogliere fondi che saranno donati alla Croce rossa internazionale, che per noi è la realtà più titolata ad intervenire in scenari di guerra così complessi come quello israelo-palestinese, a supporto della popolazione di Gaza. Soldi – ha proseguito – che saranno utilizzati per l’acquisto di tutti i beni di cui i palestinesi avranno bisogno, attraverso la creazione di appositi corridoi umanitari”.
Questa, dunque, la modalità scelta dalla Cisl per essere accanto ai civili che si trovano nella striscia di Gaza. “Si tratta di un’iniziativa pacifica e non violenta” ha quindi aggiunto Bruno Mancinelli, auspicando che questo stesso spirito animi tutte le iniziative promosse a livello nazionale a sostegno della popolazione palestinese. Per partecipare alla raccolta fondi avviata dalla Cisl è possibile donare utilizzando il seguente IBAN: IT73I0103003201000002918273 con la causale “Donazione a sostegno aiuti umanitari popolazione civile di Gaza”.
La Cisl di Foligno si unisce, così, alla richiesta della Cisl nazionale: “Chiediamo di aprire corridoi umanitari sicuri, per garantire l’arrivo di aiuti senza ostacoli. Occorre un cessate il fuoco immediato e ridare prospettiva al progetto di due popoli e due Stati che convivano in sicurezza”.