“La nostra comunità merita una sanità di qualità, vicina, e capace di rispondere ai bisogni di salute di tutta la popolazione, in particolare degli anziani”. Si è fatta sentire con una dichiarazione di peso la sezione cittadina del Partito democratico, guidata dal segretario Simone Bellucci, dopo l’annuncio dei vertici di Usl Umbria 2 in terza commissione. Attraverso una nota i democratici hanno commentato quanto emerso dal confronto del consiglio comunale dello scorso lunedì 10 novembre con i dirigenti dell’azienda sanitaria locale, focalizzandosi sul tema della casa di comunità, sulla necessità di potenziare il presidio ospedaliero folignate e chiedendo risposte sull’attuale situazione del terzo polo.
Il Pd cittadino nel proprio comunicato ha criticato la posizione dell’amministrazione comunale e quella del precedente governo regionale sul tema della realizzazione di una casa di comunità, per poi sottolineare la sua importanza per Foligno: “In una regione che vanta la seconda più alta concentrazione di popolazione anziana dopo la Liguria – spiegano -, la casa di comunità rappresenta una vera e propria rivoluzione nel modello di assistenza sanitaria. È un modello di sanità dove tutte le risposte possibili sul territorio vengono fornite in un unico luogo, eliminando la necessità di peregrinare tra le diverse strutture sparse nel territorio”.
A questo si lega la soddisfazione della sezione folignate del partito, rispetto alle parole del direttore dell’Usl Umbria 2 Roberto Noto e degli altri dirigenti convocati in terza commissione, come il direttore sanitario Alfredo Notargiacomo e la direttrice del “San Giovanni Battista” Orietta Rossi, che hanno confermato come nel piano socio sanitario regionale che l’amministrazione regionale sta preparando sarà prevista una casa di comunità per Foligno: “Finalmente – dichiarano – abbiamo sentito parole di speranza: la presidente Stefania Proietti aveva già assicurato che una casa di comunità a Foligno era nei piani della Regione proprio durante la festa de l’Unità dello scorso ottobre e questo impegno è stato confermato dal dottor Roberto Noto in sede di audizione”.
Come conseguenza dell’annuncio dei vertici di Usl Umbria 2 il Pd ha annunciato di essere già al lavoro con “richieste specifiche e concrete – fanno sapere nella nota -, partendo dall’individuazione immediata degli spazi adatti a ospitare la casa di comunità folignate e dalla richiesta che l’istituenda fosse già inserita nei futuri programmi di messa a disposizione del personale per tutte le case di comunità già individuate: consapevoli delle difficoltà nel reperimento di risorse umane qualificate, non possiamo permettere che Foligno sia penalizzata sia con l’esclusione del piano iniziale che con la privazione del personale sanitario necessario”.
Dalla casa di comunità, l’attenzione dei “dem” è poi virata sulla necessità di “recuperare l’eccellenza ospedaliera” di Foligno e sulla questione aperta relativa al terzo polo. Nel comunicato, infatti, viene richiesto il potenziamento dell’ospedale “senza tagli – incalzano -, ma con investimenti concreti in personale medico e infermieristico e in nuove tecnologie”. “È necessario – proseguono – L’ospedale di Foligno deve sempre più qualificarsi come presidio spoke avanzato di primo livello, nodo fondamentale della rete ospedaliera regionale. Segnaliamo inoltre che è necessaria l’attivazione della sesta sala operatoria e l’avvio celere dei lavori di ampliamento del Pronto Soccorso, come già comunicato in commissione.
È urgentissimo un intervento sulla Senologia: il servizio, per molti anni, un’eccellenza, da qualche anno sta soffrendo drammaticamente. Problemi di disorganizzazione e carenza di personale hanno causato un allungamento dei tempi di refertazione e delle visite ginecologiche ed oncologiche post-intervento oltre ad un insopportabile allungamento dei tempi per per i richiami in presenza di referti dubbi”.
Mentre sul terzo polo l’intervento è stato netto: “chiediamo scelte chiare e rapide – commentano -, sul rapporto tra l’ospedale di Foligno e quello di Spoleto, che ad oggi non è sicuramente un polo unico. È stato voluto dalla giunta Tesei senza un vero progetto e senza risorse mediche e infermieristiche aggiuntive, fin qui prese sempre dall’Ospedale di Foligno a favore di quello di Spoleto”.
“Il Dottor Noto – concludono la nota i democratici – ha assicurato durante l’audizione che molte delle richieste da noi evidenziate sono già in fase di definizione e Il Partito Democratico di Foligno e il suo gruppo consiliare seguiranno con massima attenzione l’evolversi di questi impegni”.























