Si terrà venerdì 21 novembre, all’Oratorio del Crocifisso di Foligno, un convegno dedicato alla tutela del paesaggio culturale e alla sensibilizzazione ambientale, promosso dal Club per l’Uesco di Foligno e Valle del Clitunno, in collaborazione con la Federazione dei dottori agronomi e forestali dell’Umbria e dei periti agrari e laureati.
All’incontro, dal titolo “Specie esotiche invasive e paesaggio culturale: sfide per la salvaguardia della biodiversità”, parteciperanno esperti, accademici e professionisti impegnati in un confronto multidisciplinare su un tema di grande attualità e forte impatto territoriale. L’iniziativa si inserisce nel quadro delle finalità dell’Unesco, orientate alla tutela del patrimonio naturale e culturale, alla valorizzazione del paesaggio come bene comune, alla promozione della sostenibilità ambientale e al rafforzamento della responsabilità ecologica e intergenerazionale nella gestione del territorio.
Il convegno si propone di promuovere una più ampia consapevolezza ambientale; fornire elementi conoscitivi sulle specie esotiche invasive e sugli effetti della loro diffusione sul paesaggio storico, sulla biodiversità e sull’identità colturale; illustrare il quadro normativo vigente per la prevenzione e la gestione del fenomeno; approfondire le criticità ambientali nel contesto umbro e le trasformazioni colturali in atto; valutare impatti e possibili strategie di contenimento; fare il punto sullo stato della ricerca e della sperimentazione agronomica.
L’evento è patrocinato da Assemblea legislativa dell’Umbria, dalla Provincia di Perugia e dal Comune di Foligno. È inoltre sostenuto da Federazione dei dottori agronomi e forestali dell’Umbria e dal Collegio periti agrari e laureati, contribuendo alla formazione professionale continua dei rispettivi iscritti.
Sono destinatari dell’iniziativa amministratori pubblici e tecnici degli enti locali competenti in ambito ambientale, paesaggistico, culturale e agricolo; professionisti agronomi, botanici, paesaggisti, urbanisti; esponenti del mondo agricolo e dei consorzi di tutela delle produzioni vitivinicole e olearie; associazioni culturali e ambientaliste; docenti, studenti e ricercatori universitari; operatori dell’informazione; cittadini interessati alla tutela del territorio.























