Conferito al professor Attilio Turrioni il Giglio d’oro 2025. Riconoscimento che gli è stato consegnato dalla Pro Foligno, che con i suoi 120 anni di attività è la più antica associazione cittadina.
Una figura di altissimo profilo culturale e umano, spiegano dal sodalizio guidato da Luca Radi, per il prezioso contributo offerto nel corso di una lunga vita dedicata all’insegnamento, alla formazione delle giovani generazioni e alla diffusione della cultura classica.
La cerimonia, che si è tenuta nell’ambito dei festeggiamenti per i 120 anni dalla nascita dell’associazione, ha visto la presenza dell’assessore folignate alla Cultura, Alessandra Leoni, del direttivo della Pro Foligno, di soci e amici.
Accompagnato dal nipote Francesco, laureando in Filosofia, a suggellare simbolicamente il legame tra generazioni unite dall’amore per il sapere e la cultura umanistica, il professor Turrioni ha inoltre firmato l’Albo dei Gigli d’Oro. Consegnata anche la pergamena ufficiale recante le motivazioni del riconoscimento, redatte dall’amico e amanuense Giampiero Bianchini.

Un riconoscimento che va a testimoniare, sottolineano dalla Pro Foligno, la “profonda riconoscenza e gratitudine per l’altissimo contributo offerto alla crescita culturale e civile della città di Foligno”.
“Per lunghi anni docente al Liceo Classico – spiegano dall’associazione -, il professor Turrioni ha rappresentato un punto di riferimento insostituibile per generazioni di studenti, trasmettendo con rigore, passione e umanità l’amore per la cultura classica, il valore del pensiero critico e il senso profondo della tradizione umanistica. La sua attività didattica non si è mai limitata all’insegnamento delle discipline, ma ha saputo formare coscienze, alimentare curiosità intellettuale e accendere nei giovani il desiderio di conoscenza”.
Per la Pro Foligno, Turrioni “ha saputo unire competenza scientifica e rara capacità comunicativa, rendendo vivi e attuali i testi e i temi della classicità, riconsegnandoli come patrimonio condiviso e strumento di comprensione del presente”. “Instancabile promotore di cultura – proseguono – ha contribuito in modo significativo alla diffusione dei valori dell’educazione, del dialogo e della memoria storica, incarnando pienamente il ruolo dell’intellettuale al servizio della comunità”.
Insomma, “una figura – concludono – che ha onorato la scuola, la cultura e la città, lasciando un segno profondo e duraturo nella storia culturale di Foligno”.





















