26.6 C
Foligno
lunedì, Agosto 4, 2025
HomeCulturaIl rilancio della Rocca passa dalla cultura: cinque incontri da aprile a...

Il rilancio della Rocca passa dalla cultura: cinque incontri da aprile a maggio

Pubblicato il 13 Aprile 2016 09:56 - Modificato il 5 Settembre 2023 20:48

Tienimi informato

Rimani sempre aggiornato sui fatti del giorno

Ultimi articoli

Ss75, auto in avaria viene urtata da una bisarca: mezzi fuori strada e due feriti

L’incidente è avvenuto nel pomeriggio di lunedì all’altezza di Rivotorto lungo la carreggiata in direzione Foligno, rendendo necessario anche l’intervento dell’elisoccorso per il trasporto dei conducenti in ospedale. Chiusa temporaneamente la corsia di marcia

Innocenzi inarrestabile: per lui il settimo cappotto ad Ascoli

La Giostra marchigiana in onore di Sant’Emidio si è conclusa con una quarta tornata di spareggio tra il “cannibale” e Lorenzo Melosso. A dividerli solo sei punti grazie ai quali il sestiere di Porta Solestà ha portato a casa il 38esimo palio

Dopo 77 anni torna con la sua inseparabile fisarmonica a suonare a Cancelli

Il primo giugno scorso l’88enne Carlo Micanti ha raggiunto la frazione folignate per suonare in occasione della festa dell’Ascensione, come aveva fatto anche il 19 maggio del 1955

Cinque incontri per raccontare la storia della città grazie a studiosi ed esperti che si succederanno dal 13 aprile e fino al 25 maggio. Accadrà tutto al Museo nazionale del Ducato che, con questi incontri, inaugura un progetto ben più ampio e che ha nei suoi intenti quello di contribuire a rendere la Rocca Albornoziana un centro di cultura, parte attiva nella vita della città, un luogo dove persone, idee e progetti si incontrano e possono contribuire ad accrescere il dialogo e la più ampia fruizione del patrimonio culturale. Nel corso di questi cinque appuntamenti saranno presentati studiosi ed esperti che, attraverso argomenti diversi tra loro, susciteranno riflessioni intorno al patrimonio culturale, utili spunti di approfondimenti e dibattito. Si inizia dunque il 13 aprile con la presentazione del volume “La Scuola di Spoleto. Immagini dipinte e scolpite nel Trecento tra Valle Umbra e Valnerina”. Insieme all’autore, Alessandro Delpriori, ne parleranno Andrea De Marchi, professore di Storia dell’arte dell’Università di Firenze e Marco Pierini, direttore del Polo Museale dell’Umbria. La ricerca si sviluppa nel vasto territorio tra Umbria, Marche e Abruzzo che fa capo a Spoleto. Capitale del Ducato Longobardo, la città manterrà le funzioni di perno politico e culturale di quest’ampia area geografica dal XII al XIV secolo. Il volume riafferma il ruolo di capitale culturale di cui è stata capace Spoleto in ambito storico-artistico nel XIV secolo. A distanza di sette secoli, quelle produzioni pittoriche e di sculture che proprio da Spoleto hanno preso le mosse non arricchiscono solo la bellezza di alcune città e borghi umbri, ma costituiscono anche l’offerta di prestigiosi musei nazionali e internazionali, che custodiscono e mostrano al mondo quei primi capolavori rinascimentali provenienti dalla nostra regione. L’incontro successivo sarà per il 20 aprile con Donatella Scortecci, professore ordinario di archeologia cristiana e medievale, che parlerà di “Spoleto, la Siria e i Longobardi. Storie di incontri”, e a seguire il 27 aprile con Caterina Bon Valsassina, direttore generale Educazione e Ricerca (Mibact) che affronterà il tema dei Longobardi nell’Ottocento. Il 18 e il 25 maggio, poi, il direttore Maxxi di Roma, Margherita Guccione, relazionerà su “Musei e museografia contemporanea” mentre l’architetto Giorgio Flamini su “Incontrare i cambiamenti. Il carcere e la città”.  

Articoli correlati