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Sana alimentazione, il Lions di Spoleto in prima fila

Pubblicato il 21 Aprile 2016 10:58 - Modificato il 5 Settembre 2023 20:42

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Educare alla giusta alimentazione attraverso un percorso nutrizionale ma anche sensoriale. Con lo scopo di far acquisire, fin dalla più tenera età, le corrette abitudini alimentari così da avere un approccio positivo con il cibo e promuovere uno stile di vita salutare. Il progetto in questione si chiama “Mangiare è un gioco da ragazzi”, è stato curato nei minimi dettagli dalla nutrizionista Giulia De Iaco e dalla psicologa Romina Ferracchiato, a favore dei bambini della scuola primaria delle Maestre Pie Filippini. Un progetto che dura già da un po’ di tempo, ma che vedrà uno dei suoi momenti più importanti il 27 aprile prossimo. Si tratta di un incontro formativo gratuito tra genitori, docenti e le figure specialistiche per promuovere stili di vita salutari per i bambini e le loro famiglie, e al termine del quale verrà rilasciato un attestato di frequenza con credito formativo a tutti i docenti che intenderanno partecipare. Il progetto, rivolto in questo caso ai bambini della classe IV del plesso, è stato realizzato grazie alla disponibilità economica messa a disposizione dal Lions International di Spoleto, e intende avere, appunto, un approccio esperienziale – sensoriale e non solo nutrizionale, portando alla scoperta di cibi diversi attraverso l’utilizzo dei nostri organi di senso. Ai bambini, in primis, è stato consegnato un questionario poi rielaborato dagli esperti. E in seguito, un primo incontro tra gli alunni, le docenti e le esperte, è stato utile per dare una chiara ed esaustiva spiegazione dell’argomento e ha messo in atto un dibattito sui risultati del questionario, dove sono emersi importanti elementi che le insegnanti possono utilizzare per portare avanti il lavoro in classe. Durante il secondo incontro, poi, gli alunni suddivisi in piccoli gruppi hanno provato l’esperienza di poter scoprire un alimento utilizzando un organo di senso alla volta. Bendati hanno descritto l’alimento (un frutto o un ortaggio) con il tatto, successivamente con la vista, l’olfatto, il gusto e l’udito. Scoprendo piacevolmente che frutti mai assaggiati, perché non belli o profumati, risultare essere deliziosi. Per far comprendere loro che si può mangiare anche “giocando” con il cibo, gli alunni hanno creato sculture con frutta fresca e frutta secca (cercando di resistere alla tentazione di mangiare il materiale artistico). “Il progetto si è posto l’obiettivo di educare ad una sana alimentazione e ad un corretto stile di vita – spiegano i responsabili della scuola delle Maestre Pie Filippini – per poter poi introdurre gradualmente frutta e yogurt nella merenda a scuola cercando di sostituire merendine e cibi confezionati; rafforzare la collaborazione tra docenti, famiglie ed esperti del settore”.

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