Il Partito democratico di Spoleto torna a parlare del bilancio consuntivo. Approvato a maggioranza solo qualche giorno fa, ma che non convince il gruppo comunale il quale, in quella stessa seduta, ha votato in maniera unanime in maniera contraria. Anche per un parere da parte dei revisori dei conti, sì, favorevole, ma che presenta alcune “bacchettate” verso l’amministrazione, la quale viene sollecitata a sistemare alcune defezioni ancora vigenti nell’ambito della macchina comunale. “Dopo i tagli a servizi per i cittadini e ad alberi secolari, oggi la giunta taglia anche su efficacia e trasparenza: le forbici sono diventate l’unico strumento di governo per la città e noi del Pd non ci stiamo – è scritto in una nota del gruppo comunale del Pd – dove è finita la tanto sbandierata “efficienza organizzativa”? Ad oggi esiste solo la grave incapacità della giunta di riorganizzare l’ufficio tributi che ancora vede la riscossione ferma al 53% con un fondo crediti di dubbia esigibilità di oltre 14 milioni di euro. Senza contare che dalle premesse fatte, sembra che la giunta voglia coprire il disavanzo dell’Ase con la vendita del patrimonio: questa non è “efficienza organizzativa” ma follia disorganizzata”. Secondo il Pd rappresentato nella massima assemblea cittadina “a oggi il Comune di Spoleto, che si lamenta spesso della mancanza di fondi, in realtà di soldi ne avrebbe molti da impiegare – scrive – come ad esempio quelli vincolati, ma a causa della mancanza di progettualità non riesce nemmeno a spenderli tutti”. E qui è annessa una denuncia che non lascia certo spazio a interpretazioni diverse. “A proposito di progettualità – è la denuncia – in questi due anni solo privati e associazioni cittadine sono riuscite a proporre al Comune (e in molti casi a sostituirlo in toto nell’organizzazione), idee ed eventi per Spoleto in grado di portare turisti e importanti realtà sportive nella città: come può il Comune rimanere ancora indietro nei pagamenti nei confronti di questi soggetti che rappresentano oggi linfa vitale per la città? E con ritardi intendiamo non solo di mesi ma anche di anni. Forse anche i contributi alle associazioni sono ora oggetto delle forbici dell’amministrazione?”. Fatta questo approfondimento, non certamente dai toni “leggeri”, il gruppo Pd prosegue a nella sua disamina del documento consuntivo. “Dove è finita la “trasparenza” che è stato il cavallo di battaglia sotto campagna elettorale? – prosegue la nota – a oggi registriamo solo il grave ritardo nell’approvazione del bilancio, con il relativo richiamo da parte dei Revisori. A parti invertite in Comune avremmo assistito alla chiamata della Procura e a titoli sensazionali sui giornali contro un Comune che non avesse rispettato tempistiche e trasparenza sul bilancio. Di contro invece il Sindaco si è trovato di fronte a un Partito democratico sobrio e responsabile, che sa benissimo cosa vuol dire governare e che, invece di cercare il sensazionalismo, preferisce fare opposizione politica dura nelle sedi opportune, in maniera costruttiva e sempre volta all’interesse dei cittadini. Non a caso i consiglieri del gruppo Pd hanno incalzato la giunta Cardarelli per ben sei ore in consiglio comunale, con evidente imbarazzo della maggioranza i cui capigruppo non facevano altro che chiedere maggiore flessibilità, disponibilità e comprensione”. Ma non è tutto. “Dietro il mancato rinnovamento, quale miglioramento? – conclude il gruppo comunale del Pd – quale coerenza? E’ incredibile vedere come una forza che si proponeva come “Rinnovamento”, inflessibile nel rispetto delle regole e della trasparenza, oggi si sia ridotta ad elemosinare disponibilità, flessibilità e comprensione nel mancato rispetto dei parametri di bilancio o degli investimenti mancati”.
Spoleto, il Pd all’attaco sul bilancio: “La giunta taglia su efficacia e trasparenza”
Pubblicato il 17 Maggio 2016 10:28 - Modificato il 5 Settembre 2023 20:25
Laura Zampa, consigliera comunale Pd
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