“Negli ultimi sei mesi, la delegazione trattante è stata convocata una sola volta, rendendo di fatto impossibile proseguire il confronto. Ci troviamo ancora una volta in una situazione di stallo, con la riorganizzazione che stenta a decollare e molti aspetti lasciati in sospeso e ancora da affrontare e discutere”. Inizia così una dura nota dei rappresentanti sindacali di Spoleto, che tornano alla carica e lo fanno contro il Comune, reo di non essersi più fatto vivo per discutere in particolar modo su quella che è la riorganizzazione della macchina burocratica dell’ente. “Nell’accordo che abbiamo firmato a dicembre ci siamo dati tutti una priorità – scrivono Gianmario Ventura della Cisl, Patrizia Mancini della Cgil e Maurizio Molinari della Uil – avviare un piano di progressioni orizzontali che permetta ai colleghi di essere valorizzati attraverso l’istituto della progressione”. Per i tre però, “nell’ultimo incontro svolto non solo non è stato possibile conoscere con precisione le risorse ad oggi disponibili per dare gambe all’accordo siglato, che altrimenti rimarrebbe solo una dichiarazione di intenti senza sostanza, ma addirittura i calcoli effettuati dall’amministrazione per valutare il costo complessivo dell’operazione si sono rivelate completamente errate, nonostante già nel mese di ottobre avessimo presentato in delegazione trattante il conteggio esatto delle risorse necessarie”. A tutto ciò si aggiunge la definizione dei costi relativi alle posizioni organizzative in proroga oramai da un anno e mezzo. Insomma, le sigle sindacali stigmatizzano il comportamento del Comune e si dicono pronte a denunciarlo per “condotta antisindacale” se si andrà avanti così. Ma sono anche altre le questioni sviscerate, come il contratto integrativo decentrato. E’ per questo che Cgil, Cisl e Uil chiedono che venga convocata immediatamente una nuova riunione per “mettere in piedi un confronto costruttivo”. COMITATO DISOCCUPATI – Ma in questo fine settimana a farsi sentire non sono stati solamente i sindacati. Anche il comitato dei disoccupati e precari di Spoleto ha voluto dire la sua. Questa volta però l’incontro con il sindaco Fabrizio Cardarelli c’è stato e si è parlato della disoccupazione e della precarietà economico-sociale che affligge da anni il territorio cittadino. Diverse le richieste inoltrate al sindaco da parte del comitato. Tra tutte quella di convocare a settembre un consiglio comunale aperto per parlare di tutte le problematiche occupazionali, partendo soprattutto dalla Ex Pozzi con un impegno diretto delle istituzioni. Si è però parlato anche della piscina comunale e dell’assunzione di tutti i lavoratori della precedente cooperativa, della mappatura della situazione occupazionale dello spoletino ed il blocco degli sfratti con canone equiparato alle case popolari per gli appartamenti sfitti. In conclusione, il comitato ha chiesto la concessione del “reddito indiretto” attraverso l’erogazione di beni e servizi gratuiti o a carattere agevolato, l’approvazione di una delibera comunale che sancisca il diritto ad un sostegno minimo al reddito e la vigilanza nelle aziende per il rispetto delle quote per le “categorie protette”. Il sindaco spoletino Cardarelli sembrerebbe aver risposto punto per punto, come spiegato dallo stesso comitato che lo ha incontrato. Cardarelli ha accettato di coordinare gli interventi delle istituzioni ed informando periodicamente la rsu aziendale. Chiari impegni del sindaco anche per quanto riguarda la salvaguardia del posto per i lavoratori della piscina comunale e sulla creazione di un osservatorio indipendente dei disoccupati. Il primo cittadino ha inoltre assicurato di essersi già mosso per tamponare l’emergenza abitativa e di riconoscere anche il sostegno al reddito, anche se i fondi finalizzati a questo scopo sono esigui. In conclusione, Fabrizio Cardarelli ha annunciato che il Comune ha già incaricato un dirigente per la gestione dei fondi europei che possa anche offrire consulenze per i progetti lavorativi ed ha accettato la richiesta di convocare il consiglio comunale aperto di settembre. Le parti si rincontreranno dopo ferragosto per fare il punto della situazione.