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Sanità, contatto tra i saggi di Spoleto e Foligno: “Faremo un buon lavoro”

Pubblicato il 5 Agosto 2016 09:36 - Modificato il 5 Settembre 2023 19:39

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Noi abbiamo già ben chiaro cosa dobbiamo fare, e credo che insieme ai colleghi di Foligno riusciremo a fare un buon lavoro”. Con un appuntamento fissato dopo l’estate, l’unione di intenti per formulare la a proposta di integrazione tra gli ospedali di Spoleto e Foligno, da presentare poi agli organi regionali preposti alla redazione del nuovo Piano sanitario, pare destinata a partire con il piede giusto. E a certificarlo è il primo contatto che Enzo Ercolani, uno dei tre “saggi” spoletini incaricato dal sindaco di Spoleto, Fabrizio Cardarelli, a lavorare in tal senso, ha avuto con un altro dei pari grado di Foligno che proprio qualche giorno fa il primo cittadino, Nando Mismetti, ha a sua volta nominato. Un contatto da cui non è emerso nulla di particolarmente rilevante. Ma, in qualche modo, doveroso e utile anche “solo per congratularmi e fare ai tre colleghi un augurio di buon lavoro”, ha spiegato Enzo Ercolani, il medico che insieme ad Alessandro Laureti e Antonella Esposito, sono stati incaricati dal sindaco di Spoleto, Fabrizio Cardarelli, a lavorare su quella tanto agognata proposta di integrazione che “tutelerebbe” le eccellenze di uno e dell’altro presidio ospedaliero, andando a formare così, come ha più sostenuto il sindaco di Spoleto, Fabrizio Cardarelli, il famoso terzo polo ospedaliero dell’Umbria. “Ho telefonato in particolare a Giorgio Nicolic, e con me lo ha fatto anche il collega Alessandro Laureti – ha detto Ercolani – lo conosciamo da tanti anni e c’è una reciproca stima”. Anche se, Ercolani, non ha lesinato certo “lodi” anche per gli altri due professionisti che, insieme a Nicolic, ex primario del Pronto soccorso di Spoleto ma che in passato ha ricoperto un incarico medico anche in quello di Foligno, lavoreranno fianco a fianco per la proposta sanitaria folignate. Ovvero Giancarlo Nizzi, ex anestesista dell’ospedale di Foligno “che ha dato il via alla parto analgesia nella struttura dove ha prestato servizio”, e Daniele Pinaglia, ex responsabile dell’oncoematoligia del San Giovanni Battista e che “per qualche tempo ha lavorato anche nello stesso reparto di Spoleto”, ha raccontato Enzo Ercolani. Insomma, facendo una analisi delle funzioni svolte da tutti e sei i medici nominati da Spoleto e Foligno, che, è bene ricordarlo, svolgeranno questo non semplice lavoro a titolo gratuito, non può non balzare agli occhi come, tutti, hanno sicuramente in mano il polso della situazione di entrambe i nosocomi. Dato che, gran parte di loro, hanno svolto il proprio ruolo di medici in entrambe gli ospedali. Un lavoro sinergico tra i sei professionisti che “inizieremo, ovviamente, appena passato il periodo estivo”, ha tenuto a precisare Ercolani. 

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