22.8 C
Foligno
domenica, Maggio 4, 2025
HomeCronacaTerremoto Centro Italia, padre Martino Siciliani: "Possibili repliche"

Terremoto Centro Italia, padre Martino Siciliani: “Possibili repliche”

Pubblicato il 24 Agosto 2016 14:30 - Modificato il 5 Settembre 2023 19:30

Tienimi informato

Rimani sempre aggiornato sui fatti del giorno

Ultimi articoli

A Foligno da martedì iscrizioni aperte per i nidi comunali

Le domande potranno essere presentate entro il 30 maggio prossimo attraverso la piattaforma online. Previsti anche due open day per visitare le strutture presenti sul territorio

Foligno, l’opposizione lancia una petizione per il salario minimo comunale

Dopo la bocciatura della mozione da parte della maggioranza lo scorso mese di marzo, le forze di minoranza chiamano all’appello i cittadini. Obiettivo dichiarato “dotare il Comune di uno strumento concreto contro la precarietà e il lavoro povero”

Croce d’oro al merito per il comandante del Centro di selezione e reclutamento di Foligno

Il generale di divisione Giovanni Brafa Musicoro è stato premiato per l’attività svolta in Libano alla guida della brigata meccanizzata “Granatieri di Sardegna”. Il riconoscimento in occasione del 164esimo anniversario della costituzione dell’Esercito

Potrebbe non esser finita qui. Le possibilità che si verifichino delle repliche dell’evento sismico che, nella notte tra martedì e mercoledì, ha interessato il centro Italia sono abbastanza alte. A darne notizia è padre Martino Siciliani, direttore dell’Osservatorio Bina di Perugia. Nonostante l’epicentro del terremoto si collochi a pochi chilometri da Amatrice, dunque in un luogo abbastanza distante dal centro dell’Umbria, le scosse sono state avvertite nitidamente anche a Foligno, Spoleto, Perugia e provocato diversi crolli, ma nessun ferito, a Norcia. “Fortunatamente nel caso della scossa più forte delle ore 3.36, quella di magnitudo 6.0, – dichiara don Martino Siciliani – le onde sismiche avevano un’ampiezza più alta del normale quindi gli edifici le hanno assorbite più facilmente”. Ecco dunque spiegato perché nelle nostre zone la scossa è stata avvertita chiaramente ma senza provocare danni di rilievo. Un evento che fa riemergere le paure che pervasero l’Umbria nel ’97, quando il sisma che colpì la regione verde d’Italia provocò non pochi danni. “Il vantaggio, se così si può chiamare, di questa ondata sismica – continua il direttore dell’Osservatorio perugino – è che l’energia che si è accumulata nella zona interessata, da Amatrice a Norcia, si è ossigenata moltissimo e da subito”. Tantissime sono state, infatti, le scosse registrate subito dopo la prima, in particolare quella che ha interessato direttamente Norcia, di magnitudo 5.4, che lascia intendere che l’ipocentro si sia spostato più verso nord. Adesso il pensiero è rivolto alle ore che seguiranno: “Nelle successive 24 ore – conclude infatti don Martino – non è remota la possibilità di repliche anche abbastanza forti”.  

Articoli correlati