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Biodigestore Foligno: Sinistra Italiana cerca trasparenza con un incontro

Pubblicato il 30 Agosto 2016 12:45 - Modificato il 5 Settembre 2023 19:27

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Si torna a parlare del biodigestore di Casone. Ad esprimersi è il comitato Sinistra Italiana di Foligno, intento a fare luce sulla natura dell’impianto e sugli effetti che produrrebbe qualora venisse costruito. Il gruppo ha indetto un incontro per lunedì 5 settembre, presso i locali del Circolo Arci di Foligno, per discutere del tema con la cittadinanza, esperti del settore, associazioni ambientalistiche e con l’apporto di chi ha vissuto esperienze simili. Fare chiarezza evitando le strumentalizzazioni. Un principio quello della trasparenza fin’ora assente secondo il movimento politico. Nel documento con cui il comitato dà notizia dell’incontro vengono messi nero su bianco gli argomenti che vuole affrontare. L’intento è quello di partecipi in questo percorso che riguarda un tema delicato e importante per la città come quello dei rifiuti. L’incontro svoltosi nei locali di Sterpete lo scorso 19 agosto, a cui hanno preso parte alcuni rappresentanti del comitato, sembrerebbe aver generato infatti, secondo gli stessi, solo confusione e allarmismo. “Crediamo che sia stato sbagliato impostare l’assemblea con parole e termini tecnico-scientifici senza entrare nel merito del contesto territoriale – si legge nel documento – per poi affiancarvi parole terroristiche come “tumori”, “esplosioni”, “contaminazioni” e “morte””. Condannati i toni dell’Ati3 e il tentativo di spostare la vicenda sul piano dello scontro tra partiti senza di fatto spiegare bene la tipologia del progetto, così come viene disapprovato dal comitato l’atteggiamento di chi respinge l’idea dell’impianto in base ai pregiudizi. Tutta una serie di difficoltà causate anche da una mala informazione a cui il comitato Sinistra Italiana Foligno vorrebbe porre rimedio facendo le sue proposte. “Auspichiamo che la pubblica amministrazione renda partecipi i cittadini su temi sensibili quale questi – si continua a leggere – e che finalmente abbia il coraggio di proporre un cambio dirigenziale nei massimi vertici di Vus e Ati3 in modo che sia avviata una gestione più moderna e trasparente”. “Vorremmo vengano resi pubblici le azioni che si stanno facendo per attuare la delibera della regione Umbria che prevede l’estensione del porta a porta a tutto il territorio con il raggiungimento di obiettivi di raccolta differenziata più stringenti – continua il documento – e che esista una reale trasparenza sui dati della raccolta differenziata, in termini di quantità, qualità delle raccolte e efficienza degli attuali impianti ivi compreso il miglioramento che potremmo avere con un’impiantistica di nuova generazione così come ci viene proposta da Ati3”. Durante l’incontro si parlerà anche dei potenziali benefici derivanti dall’impianto nonché di sicurezza nella fase di progettazione e realizzazione, tema in questo periodo di forte attualità.

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