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Montefalco: “La chiesa di San Rocco torni facilmente accessibile”

Pubblicato il 29 Settembre 2016 14:54 - Modificato il 5 Settembre 2023 19:11

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Un’interpellanza per rendere pienamente fruibile la chiesa di San Rocco a Camiano di Montefalco e farla tornare patrimonio culturale della comunità. È quella firmata dai consiglieri di minoranza Daniele Morici ed Emanuele Lubriccio (Montefalco che vorrei), finita sui tavoli del consiglio comunale dello scorso 15 settembre e sposata dalla giunta Tesei. “Gli studiosi del movimento francescano considerano la chiesa di San Rocco come la ‘Porziuncola di Montefalco’ – spiega il consigliere comunale Daniele Morici – Attorno alla metà del XIII secolo la chiesa ospitò numerosi capitoli dei frati francescani – prosegue – e fu proprio in seno a questi convegni che nacque il Terzo ordine regolare francescano. A causa di costruzioni abusive – sottolinea Morici – San Rocco risulta da diversi decenni chiusa entro proprietà private”. Per visitarla, infatti, è necessario attraversare un cancello privato. E seppur i proprietari delle aree circostanti si siano sempre “mostrati disponibili verso turisti e fedeli”, per i due consiglieri montefalchesi “il libero accesso al pubblico è un requisito fondamentale”. La giunta si sarebbe dunque impegnata a chiudere la partita entro la fine dell’anno. La soluzione ipotizzata, quella di consentire l’accesso all’area attraverso un sentiero pedonale. Si tratterebbe, però, solo del primo passo. Già, perché come anticipato da Morici e Lubricchio, la chiesa di San Rocco è sì solida, ma l’edificio richiederebbe comunque “opere di restauro degli affreschi interni e delle finiture”. L’interpellanza dei due esponenti di Montefalco che vorrei solleva, però, anche un’altra questione: quella delle Grotte di San Fortunato. “Un’altra importante risorsa culturale della città, minacciata da fenomeni franosi – precisa a questo proposito Morici -. Su questa vicenda – conclude – l’amministrazione comunale ha dichiarato di impegnarsi a reperire i fondi necessari per la messa in sicurezza dell’area”.

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