“La priorità è verificare che tutti stiano bene”. Lo ha detto la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, prendendo la parola a poche ore dalla terribile scossa di magnitudo 6.5 che ha colpito il Centro Italia alle 7.40 di domenica mattina. La Governatrice dell’Umbria, dopo il terremoto, ha infatti raggiunto subito la sede del Dipartimento di protezione civile di Foligno, dove in mattinata si è tenuto un vertice che ha visto presente anche il prefetto. Ad una prima verifica sarebbero una decina i feriti lievi e un paio quelli che hanno riportato un trauma cranico. “Nel frattempo – ha spiegato la Governatrice – stiamo facendo ulteriori controlli per verificare la presenza o meno di vittime, che al momento però non risultano esserci. Si tratta di verifiche complesse anche perché il territorio è molto vasto e presenta piccoli conglomerati abitativi sparsi”. Tra le prime azioni messe in atto, il trasferimento degli ospiti della struttura riabilitativa di Cascia al palazzetto sportivo, in attesa di definire la destinazione finale. Secondo quanto reso noto, inoltre, si starebbe valutando anche il trasferimento degli anziani ospitati nella struttura Onpi di Foligno, dopo la segnalazione di alcuni problemi in fase di verifica. Criticità segnalate anche a Perugia ed in particolare al collegio della Facoltà di agraria. Secondo quanto dichiarato dalla presidente Marini sarebbero stati fatti evacuare tutti gli studenti presenti all’interno della struttura, anche in questo caso a scopo cautelativo. “La scossa di domenica mattina ha esteso l’aria coinvolta” ha proseguito Catiuscia Marini. Non più solo Norcia e Preci, ma anche altre aree come quella di Cascia, risparmiata dalle scosse degli scorsi giorni e che presenterebbe ora danni importanti. Nel Comune nursino, invece, l’episodio più rilevante è, al momento, il crollo della cattedrale di San Benedetto, di cui è rimasta solo la facciata principale. Completamente interdetto il centro storico. “Ora – ha sottolineato la presidente dell’Umbria – dobbiamo prima di tutto mettere in sicurezza le persone, allontanarle dalle zone a rischio”. Tra le raccomandazioni, evitare assembramenti in via cautelativa nelle 24 ore successive al sisma e non recarsi nelle zone interessate dal terremoto. Annullate poi tutte le messe all’interno delle chiese. Le celebrazioni si terranno esclusivamente all’aperto, così come concordato con i vescovi delle diocesi umbre. Per quanto riguarda la viabilità, rimane isolato il Comune di Preci ed è stata interrotta la statale da Cerreto di Spoleto verso Norcia, con il transito conentito solo ai mezzi di soccorso.
AGGIORNAMENTO 11.15 – Così come emerso dal tavolo tecnico che si è tenuto in mattinata nella sede della protezione civile di Foligno, si starebbero contattando tutte le strutture ricettive presenti nell’area del Trasimeno con l’idea di trasferire lì gli sfollati.