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Filipponi e la sentenza sull’ex zuccherificio: “Ha perso la città di Foligno”

Pubblicato il 6 Novembre 2016 13:06 - Modificato il 5 Settembre 2023 18:52

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La consigliera comunale, Stefania Filipponi, si pronuncia in merito alla sentenza con cui la prima sezione del Tribunale amministrativo regionale per l’Umbria ha decretato l’impossibilità di procedere rispetto ai due ricorsi presentati per l’ex zuccherificio da Coop Centro Italia e Magazzini Gabrielli. Il superamento del termine di dieci anni di validità ed efficacia del Piano attuativo rappresenta la “carenza di interesse” per cui non è più possibile eseguire i previsti espropri, preordinati alla realizzazione delle opere pubbliche e delle opere di urbanizzazione primaria, né procedere all’edificazione residenziale per assenza di tale fondamentale presupposto. “Impossibile procedere, per gli stessi motivi – spiega la Filipponi – con il ricorso presentato da Coop a gennaio 2015 avverso il provvedimento con cui il Comune ha disposto la proroga dell’efficacia della convenzione edilizia di attuazione del piano attuativo. Sicuramente ha perso la città di Foligno che – continua – da ben oltre 20 anni, per la palese incapacità degli amministratori, è stata costretta a sopportare un simile degrado e che probabilmente ne dovrà attendere tanti altri per una concreta riqualificazione urbana della zona”. Bisogna poi ancora attendere la pronuncia rispetto al ricorso che Coop ha presentato contro il Comue di Foligno sostenendo che l’ente ha omesso di dare avvio alla procedura di esproprio impedendo all’azienda di dare attuazione al Ppe e di edificare. La sanzione ammonterebbe a circa 10 milioni di euro e se fosse confermata, secondo il capogruppo di Impegno Civile, oltre al danno la città subirebbe anche la beffa. La Filipponi chiede lumi su come intenderà proseguire l’amministrazione , tenendo conto dell’attuale normativa sulla sicurezza idraulica (considerato che la zona ricade nella fascia A, ovvero un’ area altamente pericolosa in cui non è consentito alcun intervento o, meglio, alcuna attività antropica). “La ‘rimpastata amministrazione comunale riproporrà un nuovo piano attuativo in conformità al Prg, oppure getterà alle ortiche le previsioni di riqualificazione ambientale ed urbana che sono uno degli elementi fondanti dello stesso Piano regolatore?”

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