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Arriva la vigilanza per i fiumi della Valle umbra sud

Pubblicato il 7 Novembre 2016 14:14 - Modificato il 5 Settembre 2023 18:51

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L’acqua come punto di riferimento per il presente, ma soprattutto per il futuro. E’ ciò su cui si sono interrogati Arpa Umbria, il Comitato per la difesa dell’acqua insieme al sindaco di Bevagna Annarita Falsacappa e all’assessore con delega all’ambiente del Comune di Bevagna Umberto Bonetti, raggiungendo un accordo di massima per la nuova collocazione di due centraline per il monitoraggio continuo del sistema idrico della Valle umbra sud, con particolare riferimento all’asta fluviale Marroggia-Teverone-Timia e all’Alveolo. Una nuova sorveglianza per quanto riguarda i fiumi della Valle umbra sud sta partendo proprio dalla città delle Gaite. L’intesa, trovata dopo un periodo duro di dibattiti serrati, promesse e confronti accesi con gli organi istituzionali, prevede la localizzazione di una centralina sul Teverone, all’ingresso del territorio di Bevagna, per rilevare le condizioni di inquinamento dopo che il fiume ha ricevuto l’acqua da tutti i suoi affluenti, e un’altra centralina posta nelle vicinanze del ponte di Sterpete, a monte della confluenza con il collettore di Casone, a sorveglianza dei problemi derivanti dalle acque dell’Alveolo. “Noi non vogliamo la morte economica della Valle Umbra Sud, lo abbiamo ribadito e lo ribadiamo fermamente, ma chiediamo che l’economia faccia un balzo nel futuro, prendendosi le proprie responsabilità. Gli scarichi illegali, e i fiumi utilizzati – dichiara il Comitato per la Difesa dell’Acqua – come scorciatoia per evitare gli smaltimenti, sono un danno inestimabile, per oggi e per domani. Per questo pretendiamo che la politica trovi gli strumenti per aiutare e sostenere con forza le imprese virtuose ed oneste, reprimendo e colpendo i comportamenti illegali. E’ ora che la politica torni a lavorare per il bene comune, soprattutto quando questo bene è la dote che dobbiamo lasciare in eredità alle giovani generazioni, altrimenti destinate ad abituarsi ad una colorazione e una salubrità dei fiumi innaturale e compromessa e a un paesaggio fortemente degradato.” 

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