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Ex Pozzi, un altro anno di cassa integrazione. Lavoratori Cementir riassorbiti

Pubblicato il 28 Dicembre 2016 16:58 - Modificato il 5 Settembre 2023 18:27

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Per gli operai della ex Pozzi ancora un anno di cassa integrazione, con l’auspicio che quella manifestazione d’interesse all’acquisto dell’azienda in atto possa andare a buon fine. Buone nuove, invece, per i 21 lavoratori del sito di Spoleto in odore di licenziamento perché considerati dalla proprietà della Cementir in “esubero”, la gran parte dei quali a breve riceverà un nuovo contratto di lavoro. A riferire sullo stato dell’arte di due vicende che stanno tenendo con il fiato sospeso molti operai di Spoleto, la prima sicuramente più della seconda, su sollecitazione del consigliere comunale del Pd, Paolo Martellini, è stato il sindaco di Spoleto, Fabrizio Cardarelli in occasione del consiglio comunale di questa mattina, 28 dicembre. Partendo da quella che appare la situazione più drammatica, lavorativamente parlando, ovvero quella della ex Pozzi (poi Ims Isotta Fiaschini), non ci sono grosse novità all’orizzonte su quello che potrà essere il destino delle sue maestranze. Se non che è stata prorogata di un altro anno la cassa integrazione. Forse per prendere tempo, chissà. Visto che “una manifestazione d’interesse c’è – sono state le parole del sindaco Cardarelli – noto però con preoccupazione che ci si ricorda di questa azienda solo quando mancano pochi mesi alla fine della cassa integrazione. Mi auguro quindi che la Regione utilizzi in maniera incisiva questo ulteriore anno di proroga, e da subito”. Notizie più che positive, invece, per gli operai della Cementir. Dei 21 in odore di licenziamento perché ritenuti dall’azienda in “esubero”, per cinque di loro c’è il reintegro nella stessa azienda, mentre per altri 8, che hanno già firmato la lettera di licenziamento, ci sarà a breve la riassunzione nella società terza che prenderà in carico la cava. Una riassunzione che avverrà “alle stesse condizioni contrattuali e per tre anni – ha spiegato il sindaco di Spoleto, Fabrizio Cardarelli, presente all’incontro avvenuto nelle scorse ore tra gli operai e l’azienda – più altri due, grazie a un impegno che l’azienda si è assunta con il Comune di Spoleto”. Per quanto riguarda invece gli altri otto operai, almeno tre di questi “sono in età pensionabile, mentre per i restanti cinque c’è un minimo di spazio di manovra, e auspichiamo anche un intervento della Regione”. 

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