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Spoleto fa rete con le città candidate a Capitale italiana della cultura

Pubblicato il 13 Marzo 2017 15:30 - Modificato il 5 Settembre 2023 17:53

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Anche il Comune di Spoleto ha partecipato, qualche giorno fa, a Roma all’incontro organizzato dalla Fondazione Promo PA nella sede del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo dal titolo “Città in rete: dai dossier ad una programmazione comune, verso l’anno italiano della cultura”. “Un incontro tra le città già candidate a Capitale italiana della cultura – ha detto l’assessore Camilla Laureti – per valutare la possibilità che alcuni dei progetti contenuti nei rispettivi dossier possano comunque essere realizzati, oltre al completamento del piano strategico della cultura che verrà predisposto a partire dal documento presentato per la candidatura per il 2018. L’idea condivisa da tutte le città presenti, da Alghero, a Matera, a Viterbo, a Recanati solo per citarne alcune – prosegue l’assessore – è quella di creare una rete mettendo insieme i programmi culturali comuni come anche le principali problematiche. In questo modo si possono fare passi in avanti che ogni città da sola non sarebbe capace di fare. Nella nostra città abbiamo già cominciato a farlo con i Comuni che fanno parte del sito seriale dei Longobardi, Patrimonio mondiale Unesco e che si è rivelato un modello di collaborazione molto efficace”. Altro tema trattato in quella stessa occasione “è stato quello dei finanziamenti dedicati alla cultura nelle città che fanno parte della rete e sono stati citati diversi piani come, per esempio, il piano strategico per il turismo 2017-2022 – conclude Camilla Laureti – appena approvato e per il quale è possibile cominciare a presentare proposte da parte delle città”. A chiudere l’incontro è stato Giampaolo D’Andrea, capo gabinetto del ministro per i Beni e le attività culturali e il turismo, che ha sottolineato l’importanza di seguire un metodo che possa unire tutte le città, facendole lavorare insieme, anche per prepararsi all’arrivo di un turismo e di un’offerta culturale sempre diversa. 

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