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Foligno, la Fiab apre al confronto sulla mobilità dolce: “Partiamo da piste ciclabili e rotatorie”

Pubblicato il 23 Marzo 2017 11:07 - Modificato il 5 Settembre 2023 17:48

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Cambio ai vertici della Fiab di Foligno. Lo scorso febbraio, infatti, l’assemblea locale della Federazione italiana degli amici della bicicletta, onlus che punta a fare della mobilità su due ruote uno stile di vita diffuso, ha scelto il successore di Angelo Velatta. Si tratta di Pietro Stella, folignate di professione pediatra, che si prepara a guidare ora la Fiab verso nuovi importanti traguardi. Il più ambizioso è senza dubbio quello di fare di Foligno una sorta di capitale delle due ruote, sulla scia di altre realtà italiane come Mantova e Cesena. “È una questione di mentalità e di investimenti – ha spiegato il nuovo numero uno della Fiab locale – ma Foligno ha potenzialmente tutte le carte in regola per fare bene”. Per Pietro Stella, infatti, attualmente la città della Quintana vive in una sorta di limbo. “La situazione è tra luci e ombre – ha commentato al riguardo – qualcosa è stato fatto, ma è rimasto incompiuto. L’attenzione dell’amministrazione comunale c’è – ha proseguito – ma occorre che faccia un passo in più”. In quest’ottica il neopresidente si dice pronto e disponibile ad avviare un confronto non solo con il Comune ma anche con le altre associazioni che operano sul territorio, a cominciare da Legambiente, che solo pochi giorni fa ha lanciato una sfida proprio all’amministrazione Mismetti. Quella, cioè, di creare a Foligno una bicipolitana sul modello di Pesaro. Idea condivisa anche da Pietro Stella che, accanto alla rete di percorsi urbani, vede bene anche il collegamento tra la città della Quintana e la ciclovia Spoleto-Assisi. “È un tracciato dal forte impatto turistico – ha sottolineato al riguardo – e che richiama annualmente tantissimi amanti delle biciclette provenienti anche da fuori”. Per il presidente Fiab, dunque, “va ripensata la viabilità e garantita la sicurezza a quanti decidono di muoversi utilizzando le due ruote. Sotto questo punto di vista bisogna avviare un confronto anche sulle rotatorie – ha aggiunto – e sulle piste ciclabili già esistenti”. Insomma, l’imperativo è quello di andare avanti con un progetto di mobilità dolce, che coinvolga sì l’amministrazione comunale ma anche i cittadini. “L’obiettivo finale – ha quindi concluso Stella – è far comprendere tutti i pro che la bicicletta porta con sé. Si tratta di un mezzo di trasporto economico, che non inquina e che garantisce a tutti, bambini compresi, benefici fisici e psicologici”.

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