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Fils, asse M5s-Impegno civile: “Si convochi la prima commissione”

Pubblicato il 19 Luglio 2017 14:15 - Modificato il 5 Settembre 2023 17:00

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Il Movimento 5 Stelle di Foligno fa proprio l’appello di Impegno civile e rilancia la necessità di convocare la prima commissione consiliare per discutere della vicenda Fils. “Ci uniamo e sosteniamo la richiesta di Stefania Filipponi – scrivono in una nota Fausto Savini e Valentina Ferrari – per fare finalmente chiarezza e invocando quella trasparenza che finora è completamente mancata, per continuare nell’azione di tenere alta l’attenzione sul disastro Fils e richiamare l’amministrazione alle sue evidenti responsabilità”. Un appello che arriva a poche ore dall’incontro con la stampa fissato da Cgil, Cisl, Uil e Confsal. Giovedì mattina, infatti, la sede folignate della Uil farà da sfondo al vertice con i giornalisti, durante il quale i rappresentanti dei sindacati illustreranno il documento inviato al Comune di Foligno, con il quale chiedevano l’apertura di un tavolo di confronto nella speranza di salvaguardare i livelli occupazionali. Un’apertura che, come denunciato dai sindacati, non c’è stata, spingendoli ad appellarsi ai consiglieri comunali perché si facessero portavoce delle istanze dei lavoratori. A raccogliere l’appello sono stati, come detto, Stefania Filipponi di Impegno civile e Fausto Savini e Valentina Ferrari per il Movimento 5 Stelle. “Mentre la segreteria del Pd candidamente annuncia di guardare al futuro grazie all’appuntamento del prossimo congresso – attaccano i due pentastellati – le questioni che riguardano il presente vengono lasciate drammaticamente degenerare dall’attuale maggioranza”. Il riferimento, come spiegato, è anche alla Fils che – dicono i grillini – “rappresenta l’essenza dell’incapacità di proporre soluzioni”. Per i Cinque Stelle la dimostrazione sta nell’appello dei sindacati ai consiglieri comunali folignati. “La lunga serie di errori, ritardi, falsi annunci e colpevoli silenzi, si arricchisce di un altro capitolo che dimostra come l’amministrazione, al di là dei roboanti annunci e false promesse – si legge nella nota del M5S – abbia già deciso la sorte della partecipata tentando di scaricarne su altri le responsabilità. Ma i nodi come sempre vengono al pettine – dichiarano in conclusione Savini e Ferrari – e i sindacati dichiarano con dovizia di particolari che il confronto tra le parti si è drammaticamente interrotto, dopo l’ultimatum proposto dal Pd ai lavoratori sul cambio di contratto da pubblico a multiservizi e non accettando di valutare nessun’altra proposta”.

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