13.5 C
Foligno
martedì, Maggio 6, 2025
HomeAttualitàUsl Umbria 2, sono 28 i sanitari “no vax”: casi anche a...

Usl Umbria 2, sono 28 i sanitari “no vax”: casi anche a Foligno

Pubblicato il 10 Agosto 2021 11:50 - Modificato il 5 Settembre 2023 12:03

Tienimi informato

Rimani sempre aggiornato sui fatti del giorno

Ultimi articoli

Successo storico per lo Spello Volley: è serie C

La vittoria per tre set a zero a Ellera ha regalato alle ragazze allenati da coach Giannursini il salto di divisione. Il vicepresidente Fiorucci: “Mai raggiunta dalla nostra società una categoria così alta”

Tentato furto a Trevi, i carabinieri fermano furgone sospetto: a bordo un pluripregiudicato

Alla guida del mezzo un 56enne destinatario di un ordine di esecuzione per una pena residua di reclusione di sei mesi. A bordo rinvenuti strumenti da scasso e 1.100 euro in contanti, mentre si cercano i due uomini che erano con lui

Grande successo di pubblico per il “Mevania Wine Festival”

Bilancio positivo per la terza edizione dell’evento che ha fatto registrare un afflusso continuo di persone tra mostra mercato, masterclass e una tavola rotonda dedicata alle donne del vino. Gammarota: “Attenzione per qualità, sostenibilità e legame con il territorio”

Sono 28, ad oggi, i sanitari “no vax” che operano nel territorio di competenza dell’Usl Umbria 2. Lo rende noto la stessa azienda sanitaria locale guidata dal direttore generale Massimo De Fino, che spiega come in 28 abbiano dichiarato di non vaccinarsi “per volontà personale” e non, dunque, per motivi di altra natura. Casi di questo tipo si sono registrati anche a Foligno. Dai numeri riportati, infatti, sono 20 quelli che operano tra i distretti della città della Quintana, della vicina Spoleto e della Valnerina. I restanti otto, invece, fanno riferimento ai distretti del Ternano. Si tratta di sanitari che, in base a quanto previsto dalla legge, rischiano ora la sospensione dall’incarico senza percepire lo stipendio.

Dati alla mano, all’inizio del mese di giugno l’Usl Umbria 2 aveva inviato 1.700 Pec a quegli operatori che non risultavano ancora vaccinati su segnalazione e in base all’elenco fornito dalla Regione Umbria. Numeri rispetto ai quali, nelle scorse settimane, è stata effettuata una prima “scrematura”. Scrematura che ha permesso di depennare dall’elenco tutta una serie di soggetti, a cominciare da quei professionisti che nel frattempo sono andati in pensione o che non eserciatno, per poi passare a coloro che esercitano l’attività sanitaria fuori dall’Umbria e che quindi si sono sottoposti a vaccinazione in altre regioni. C’è, poi, chi ha fatto la prima dose ed è in attesa di completare il ciclo vaccinale e chi si è prenotato da poco. Ed ancora chi ha contratto il Covid, chi ha patologie o allergie tali da rendere sconsigliata la somministrazione del vaccino e, per le donne, anche chi è in stato di gravidanza o di allattamento.

Ristretto il cerchio, l’Usl Umbria 2 è dunque passata alla seconda fase, con l’invio di circa 500 lettere ad altrettanti sanitari che non rientrano nelle categorie elencate o che non hanno dato riscontro alla prima missiva. Si tratta di lettere di sollecito, nelle quali gli operatori vengono di fatto invitati a procedere con la prenotazione del vaccino entro dieci giorni dalla data di ricezione della comunicazione. Fase che sta andando avanti proprio in questi giorni.

Guardando, invece, alla popolazione sanitaria e sociosanitaria vaccinata, alle 8 di martedì 10 agosto risultano, su tutto il territorio regionale 30.825 prime dosi e 28.057 cicli completati.

Articoli correlati