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Tutti con il naso all’insù: a Colfiorito si osservano le costellazioni

Pubblicato il 1 Luglio 2021 11:41 - Modificato il 5 Settembre 2023 12:11

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L’appuntamento con lo spazio è per venerdì 2 luglio. Sarà in quell’occasione che l’associazione astronomica Antares di Foligno organizzerà un incontro per approfondire la vita e I rischi derivanti dagli asteroidi. Alla conferenza seguirà poi un’uscita per osservare le costellazioni. L’evento cade a ridosso della Giornata dell’asteroide, che da alcuni anni ricorre il 30 giugno in tante nazioni. Sarà l’occasione per informare le persone sulle scoperte riguardanti gli asteroidi e sul pericolo che costituiscono per la società. La data scelta è l’anniversario della caduta di un asteroide avvenuta in Siberia nel 1908 in una zona deserta e lontana da ogni centro abitato. Un evento che fortunatamente non provocò danni alle persone, ma portò alla distruzione di una foresta di 2.000 chilometri quadrati. L’evento organizzato da Antares e dal Parco di Colfiorito si svolgerà proprio nella frazione folignate alle ex Casermette. Alle 21 conferenza sull’esplorazione degli asteroidi con relatore il professor Roberto Nesci dell’Istituto di Astrofisica e Planetologia spaziale dell’Inaf di Roma. Successivamente ci si sposterà all’aperto, in un luogo più buio, dove i soci di Antares illustreranno ai presenti le costellazioni estive, utilizzando un laser come puntatore per indicare le stelle più significative. In questo caso, il luogo scelto è sotto la Croce di Cassicchio. Obbligatoria la prenotazione, anche in virtù delle norme anti Covid. È possibile farlo chiamando il numero: 0742/681011. “Si consiglia – spiegano gli organizzatori – un abbigliamento da campagna e scarpe comode e chiuse, data la località e l’ora notturna”.

GLI ASTEROIDI – Ma cosa sono gli asteroidi? Al di là di Marte, lo spazio è popolato da milioni di piccoli corpi che vanno sotto il nome di asteroidi. Il più grande di essi, Cerere, ha un diametro di 980 km, i più piccoli hanno dimensioni di pochi metri. La tecnologia spaziale permette ormai di raggiungere questi corpi e di esplorarli da distanza ravvicinata: negli ultimi anni è stato possibile addirittura prelevare campioni di rocce dalla superficie e riportarli nei laboratori terrestri, per studiarli in grande dettaglio. Non tutti gli asteroidi però hanno orbite al di là di Marte: alcuni si spingono nelle zone più interne del Sistema solare fino ad incrociare l’orbita della Terra, e costituiscono quindi un potenziale pericolo di collisione. Di fatto tutti i giorni molte tonnellate di materiale cadono sulla Terra dallo spazio, ma si tratta per lo più di granelli di polvere, o piccoli ciottoli, che si disintegrano attraversando la nostra atmosfera dando luogo allo spettacolare fenomeno delle “stelle cadenti”. I progressi dell’informatica hanno permesso agli astronomi di realizzare telescopi robotici, collocati in luoghi dove il cielo è quasi sempre sereno, che esplorano sistematicamente il cielo tutte le notti per identificare asteroidi con orbite che incrociano quella della Terra, e perciò potenzialmente pericolosi. Le orbite di questi piccoli corpi sono instabili, a causa delle perturbazioni gravitazionali prodotte dai pianeti maggiori, e variano leggermente nel tempo, per cui è necessaria una sorveglianza continua. La caduta sulla Terra di un asteroide è pericolosa, in quanto avviene in ogni caso a una velocità di almeno 30mila km/h: un corpo di 100 metri di diametro non viene molto rallentato dall’atmosfera, per cui la collisione ha inevitabilmente effetti catastrofici, maggiori di una bomba nucleare. Lo scopo della sorveglianza è di poter prevedere la eventuale caduta con molti anni di anticipo e avere così il tempo di preparare una missione spaziale per deviare leggermente l’orbita dell’asteroide pericoloso in modo che non cada sulla Terra.

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