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Ex Zuccherificio, il sindaco: “Accordo 2019 non praticabile, lo dice un esperto”

Pubblicato il 30 Giugno 2021 17:36 - Modificato il 5 Settembre 2023 12:11

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L’accordo del 2019 stipulato dall’amministrazione Mismetti e da Coop Centro Italia sull’ex Zuccherificio “non è praticabile”. Lo ha detto il sindaco di Foligno, Stefano Zuccarini, che nella mattinata di mercoledì 30 giugno ha indetto una conferenza stampa per illustrare alla città l’intera pratica e le decisioni prese dall’attuale amministrazione su quella che è una delle questioni più complesse con cui si confronta da tempo Foligno.

Decisioni che, ha spiegato il primo cittadino, sono maturate anche alla luce di quanto dichiarato da un esperto. Sì, perché secondo quanto reso noto dal sindaco Zuccarini, il Comune si è rivolto ad un “esperto in materia giuridico-urbanistica”, “di rilevanza nazionale” e “soggetto terzo rispetto a tutte le vicende che hanno interessato l’ex Zuccherificio nel tempo”. Un professionista che, secondo quanto riportato dal sindaco folignate, ha dichiarato come “il progetto di sub comparto presentato non possa essere accolto dall’amministrazione per un duplice ordine di ragioni”. “In primis, perché – ha spiegato Zuccarini, facendo riferimento alla relazione dell’esperto – il progetto di sub-comparto si traduce in una variante di quanto previsto nel piano particolareggiato esecutivo decaduto nel 2015, ponendosi pertanto in contrasto con l’articolo 17, comma 3, della Legge urbanistica. Secondariamente perché lo stesso progetto si scontra con i divieti di edificabilità previsti dal Pai (Piano di assetto idrogeologico), che sono da ritenersi pienamente cogenti anche per le aree ricomprese all’interno di strumenti urbanistici decaduti”.

Cosa accadrà ora? Per Stefano Zuccarini il dialogo con Coop va avanti, o almeno questo è quanto sarebbe emerso nel corso del vertice che si è tenuto sempre nella mattinata di mercoledì 30 giugno tra il Comune e la proprietà. “Abbiamo ricevuto la disponibilità di Coop a continuare a sedersi al tavolo che non abbiamo mai abbandonato – ha detto il primo cittadino folignate – rispettando il legittimo interesse del soggetto privato, ma anche la nostra città nell’interesse esclusivo della riqualificazione di quell’area”. Sì, perché – ha commentato Zuccarini – “il fatto che questa amministrazione non ritenga praticabile quell’accordo non significa affatto una prospettiva di degrado per quell’area. Anzi, il fatto che l’amministrazione ritorni titolare del cosiddetto potere conformativo della proprietà, apre la possibilità alle soluzioni che da oggi in poi condivideremo con la città”.

Resta, però, da chiarire il nodo ricorsi che potrebbero riaprirsi qualora tra le parti non venisse trovato un accordo prima che il Consiglio di stato fissi la sentenza, così com’era emerso nel corso della seduta della seconda commissione lo scorso 17 giugno.

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