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Foligno, il Comune sostiene il Parco delle scienze ma non all’ex zuccherificio

Pubblicato il 21 Maggio 2021 15:08 - Modificato il 5 Settembre 2023 12:24

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Il Comune di Foligno dice sì al Parco delle scienze e delle arti, ma non nell’area dell’ex zuccherificio. È quanto emerso nel corso del consiglio comunale che si è tenuto nel pomeriggio di giovedì 20 maggio. Ad accendere i riflettori sulla questione è stata l’interrogazione presentata dai gruppi di centrosinistra, volta a conoscere la volontà o meno dell’amministrazione comunale a realizzare il Parco nell’area che, com’è noto, è di proprietà di Coop Centro Italia.

Ipotesi di fatto scartata dall’assessore Marco Cesaro, intervenuto in risposta all’opposizione. Diversi i motivi, per il titolare all’Urbanistica, che escludono l’ex zuccherificio da sede idonea ad ospitare il progetto che porta la firma del Laboratorio di scienze sperimentali di Foligno e di 22 scienziati. “Lo studio di fattibilità – ha commentato l’assessore Cesaro – evidenzia aspetti molto critici, a cominciare dal fatto che la struttura da realizzare risulta sovradimensionata rispetto all’area che Coop Centro Italia dovrebbe cedere al Comune che ammonta a 7.378 metri quadrati”. E poi le note questioni legali con la proprietà. “Sono 11 – ha detto – i procedimenti giurisdizionali prodotti dalla vicenda”.

Marco Cesaro ha poi sottolineato come nell’accordo siglato nel 2019 tra le parti non si faccia riferimento alla realizzazione del Parco delle scienze e delle arti in quell’area. “Sosteniamo questo progetto – ha dichiarato l’assessore folignate -. Siamo stati i primi a farlo concretamente, inserendolo tra le richieste del Pnrr e a breve incontreremo anche la presidente Tesei. Ma né nel piano attuativo, né nell’accordo firmato da Comune e Coop è previsto che sia l’ex zuccherificio ad ospitare il Parco”.

A replicare la consigliera del Partito democratico, Rita Barbetti. “Sono basita da quanto è stato detto – ha commentato -. Viene messa in discussione la validità di un accordo che era stato approvato in consiglio comunale da persone che, tra l’altro, sono presenti ancora oggi. È stato detto che quell’accordo non serve a nulla quando era stato firmato per uscire da una situazione di impasse, ma c’erano delle scadenze da rispettare. Senza considerare il fatto – ha concluso l’esponente dem – che non c’è stata la correttezza di dire in queste settimane in cui la vicenda è stata trattata più e più volte, anche nell’ambito del Recovery Plan, per dire che lì non si poteva fare”.

“A noi interessa che il Parco delle scienze si faccia – ha dichiarato Giovanni Ciani all’indomani della seduta del consiglio comunale e tra i promotori della mobilitazione avviata da sindacati e associazioni imprenditoriali del territorio -, ma c’è un motivo se l’area scelta è quella dell’ex zuccherificio. Intanto la riqualificazione di una parte della città che versa in uno stato di abbandono da ormai quasi quarant’anni, ma anche la rinascita di un centro storico che si sta svuotando. Se si dovesse fare altrove, la nuova location non risponderebbe a nessuno di questi aspetti. Non si tratta, dunque, di una posizione ideologica – ha concluso Ciani -. L’appello è a risolvere i problemi che riguardano l’area dell’ex zuccherificio. Se fosse necessario invitiamo Comune e Coop a fare un nuovo accordo che superi l’attuale stato di impasse”. 

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