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Bevagna capitale dei matrimoni: il Comune apre a cantine e strutture private

Pubblicato il 30 Aprile 2023 06:39 - Modificato il 5 Settembre 2023 10:01

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A Bevagna è stato approvato il nuovo Regolamento comunale per la celebrazione dei matrimoni e delle unioni civili. A dare il via libera è stato, nelle scorse settimane, il consiglio comunale. La principale modifica riguarda l’implementazione del numero delle sedi qualificate come “Casa comunale”, ampliando l’offerta delle location disponibili all’interno del territorio per la celebrazione di matrimoni e unioni civili. “Daremo la possibilità alle coppie – commenta in proposito Annarita Falsacappa, sindaco di Bevagna – di sposarsi in spazi esterni a quelli comunali. Oltre a scegliere di sposarsi nelle proprietà pubbliche, i futuri coniugi potranno celebrare il loro matrimonio anche all’interno di siti che risponderanno alla manifestazione d’interesse. Pensiamo a realtà come cantine e attività ricettive del territorio. Tutto ciò per incrementare sempre più l’attrattività della nostra città e promuovere maggiormente il borgo, creando ulteriore movimento”. L’avviso permetterà dunque di individuare quelle strutture private o di proprietà pubblica che abbiano l’interesse a essere coinvolte per ospitare, nei propri spazi, le celebrazioni civili. Un’azione che permetterà a Bevagna di potenziare la propria collocazione nell’immaginario collettivo come destinazione per i matrimoni. Verranno inoltre attivate delle collaborazioni a livello nazionale per far conoscere questa possibilità, oltre a una premialità per gli uffici comunali coinvolti nelle celebrazioni che si svolgeranno fuori l’orario d’ufficio. Le somme verranno prese proprio dagli introiti legati alle celebrazioni. Rispetto al patrimonio dell’Ente, per matrimoni e unioni civili potranno essere utilizzate la sala “Frappi” di palazzo comunale, la sala capitolare del chiostro di San Domenico, la sala consiliare di palazzo Lepri, le sale o gli spazi del teatro “Torti” e l’auditorium di “Santa Maria Laurentia”. All’interno del nuovo Regolamento, il Titolo II individua i criteri per l’individuazione dei luoghi di svolgimento delle celebrazioni in “siti di particolare rilevanza turistica-paesaggistica-artistica-storico-culturale”, nonché votati alla promozione enogastronomica del territorio. I siti devono essere preventivamente individuati come “uffici di Stato Civile” – attraverso un’idonea verifica – con un apposito atto della Giunta Comunale e, per matrimoni e unioni civili, assumeranno la denominazione di “Casa comunale”. Il Regolamento riporta anche tutti quei requisiti indispensabili affinché le strutture che vorranno “accreditarsi” possano ricevere il benestare, insieme ai vincoli di destinazione e la modalità di presentazione delle domande, oltre a ciò che prevede la stipula delle convenzioni.

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