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Assunzione a Palazzo, discussione in commissione controllo o garanzia di Foligno

Pubblicato il 7 Marzo 2023 17:28 - Modificato il 5 Settembre 2023 10:09

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La questione dell’assunzione in Comune a Foligno di una convivente “more uxorio” di un membro della giunta è stata ancora una volta portata a Palazzo. In particolare sui banchi della commissione controllo o garanzia coordinata dal consigliere del Movimento 5 stelle, David Fantauzzi, tenutasi nel pomeriggio di martedì. “Una commissione – usando proprio le parole con cui Fantauzzi ha introdotto la seduta – che chiude l’esame degli atti che hanno portato all’assunzione”. Che “chiude”. Sì, perché, lo ricordiamo, rispetto alla vicenda, già a novembre scorso alcuni esponenti di minoranza, tra cui lo stesso capogruppo pentastellato, avevano firmato un’interrogazione rivolta al sindaco Stefano Zuccarini e alla sua squadra di governo. Interrogazione alla quale aveva già risposto in consiglio comunale il vicesindaco, Riccardo Meloni, spiegando come tutto fosse stato fatto in maniera regolare, cui successivamente aveva fatto seguito anche una mozione depositata dallo stesso M5s. E proprio a chiusura del cerchio, è stata appunto convocata la commissione Controllo o garanzia per fare ancora maggior chiarezza sulla vicenda. Un compito affidato all’ormai ex segretario generale del Comune di Foligno, ma in carica al momento dei fatti, Paolo Ricciarelli, e al vicesegretario generale, Arianna Lattanzi. Sono stati loro che, di fronte ai commissari, hanno offerto in modo puntuale ulteriori informazioni. Tra altre cose, è stato spiegato come alla base ci fosse una ridefinizione dell’assetto dell’organico in forza all’Ente, in relazione al programma triennale del fabbisogno del personale. E in riferimento alla modifica di un profilo professionale – temporalmente antecedente all’assunzione in esame -, è stato spiegato come ci sia stato innanzitutto il coinvolgimento del dirigente della specifica Area comunale. “Un profilo coerente con la stessa Area – è stato quindi evidenziato -, la cui modifica è stata assolutamente sostenuta e motivata da valutazioni tecniche e dall’utilizzo del piano del fabbisogno triennale”. Non solo, durante i lavori è stato evidenziato come “già in passato ci siano state altre modifiche di profili professionali, pure all’interno della programmazione del fabbisogno del personale contenuta nel Dup approvato a marzo in consiglio comunale”. Ma al di là dei tecnicismi, Ricciarelli e Lattanzi hanno dal canto loro rimarcato come “le verifiche degli atti sono state condotte in modo certosino”.

Animi a tratti caldi comunque in commissione, non tanto per la natura dei chiarimenti offerti e apprezzati di Ricciarelli e Lattanzi, quanto sull’utilità di convocare proprio la seduta. “Questa commissione, tra l’altro poco costruttiva, arriva dopo l’esaustiva risposta in consiglio comunale del vicesindaco Meloni – ha detto Daniela Flagiello di Forza Italia -, forse ulteriori chiarimenti non servivano: sembra un po’ un arrampicarsi sugli specchi”. “Oggi è un appuntamento attraverso cui si cerca di delineare un accaduto – ha risposto Elia Sigismondi del Pd -, non c’è nulla di male nel riunirsi qui. A preoccuparmi – ha proseguito – sono certi atteggiamenti che vedo in aula, tra risatine e battute”. “Siamo stufi – ha replicato il capogruppo leghista, Riccardo Polli – perché è la terza volta che parliamo di questa storia, a noi piace, sì, approfondire gli argomenti, ma non so per quanto ancora dobbiamo insistere su questo. Non è corretto – ha concluso – fare delle commissioni così”. “Non è strano che, in generale, venga trattato questo tema – gli ha fatto eco il collega di partito, Mauro Malaridotto -, è strano che oggi venga trattato ancora una volta dopo l’interrogazione presentata e la mozione depositata. È campagna elettorale – ha poi attaccato -, sembra che si debba per forza trovare qualcosa da mettere sul fuoco, se di cose ce ne sono poche pare che si debbano inventare”. “Credo che sia un dovere di ciascun consigliere comunale cercare di chiarire fino al massimo grado di conoscenza, e nelle sedi istituzionali appropriate, tutte le situazioni del caso”, ha ribadito il coordinatore Fantauzzi spiegando come “questa vicenda abbia colpito una parte di opinione pubblica, cittadini – ha concluso – che di fatto ci hanno mandato qui oggi per discutere e, quindi, rappresentarli”.

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