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Lotta ai furti e alle truffe, i carabinieri incontrano i cittadini di Castel Ritaldi

Pubblicato il 28 Dicembre 2022 11:35 - Modificato il 5 Settembre 2023 10:21

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Proseguono gli incontri avviati dall’Arma dei carabinieri di Spoleto nel comprensorio per mettere in guardia i cittadini, anziani in particolar modo, da truffe e furti. E così, dopo aver toccato i comuni di Campello sul Clitunno, Giano dell’Umbria e Scheggino, questa volta è toccato a quelli di Castel Ritaldi e Sant’Anatolia di Narco. Ad intervenire il comandante di Compagnia, il capitano Teresa Messore che, insieme ai colleghi delle due stazioni, ha messo in guardia i presenti dai possibili scenari e fornito consigli utili. “In caso di perplessità su possibili azioni criminali poste in essere da sedicenti soggetti che si presentano come parenti, membri delle forze dell’ordine o rappresentanti commerciali assume un ruolo fondamentale chiedere aiuto” ha commentato il capitano, sottolineando come le segnalazioni siano necessarie per permettere poi l’identificazione dei truffatori da parte delle forze dell’ordine. In quest’ottica si iscrive anche il progetto attuato dall’Arma in quest’ultimo periodo che sta toccando anche le zone più periferiche del territorio di competenza al fine di fornire informazioni utili “eseguendo – ha spiegato il comandante della Compagnia spoletina – un vero e proprio porta a porta con il cittadino mediante l’utilizzo dell’uniforme e la macchina con i colori d’istituto. Nel caso di dubbio – ha quindi ricordato ai cittadini – chiamare il 112, Numero unico europeo di emergenza, è decisamente strategico”. Fine del progetto, così come spiegato dall’Arma, “è proprio quello di giungere ai possibili obiettivi maggiormente esposti per fascia d’età e collocazione dell’abitazione de-localizzata rispetto al centro abitato”, fornendo “consigli e indicazioni, frutto dell’esperienza professionale maturata con le denunce raccolte e le indagini effettuate, proprio per scongiurare di rimanere vittima di reati”. Tra le raccomandazioni, non aprire la porta di casa agli sconosciuti, non fornire dettagli sui social sulla presenza o meno in casa e non assecondare richieste di denaro riconducibili a possibili incidenti che possano aver coinvolto parenti. All’incontro con i cittadini di Castel Ritaldi e Sant’Anatolia di Narco, che ha visto i presenti intervenire con domande e curiosità, seguiranno nelle prossime settimane altre iniziative, sia attraverso il contatto diretto con i cittadini ma anche distribuendo volantini con consigli da seguire per evitare di rimanere vittime di reati.

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